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Alcolismo, una problematica sempre più diffusa, non solo tra gli adulti, ma purtroppo anche tra i giovani. Ma che cos’è l’alcolismo? Quali sono le cause sottostanti questo disturbo? Come si manifesta? Come si può affrontare? All’interno di questo articolo andremo a vedere come questo disturbo, conosciuto anche come Dipendenza da Alcol, sia legato sia a fattori genetici che ambientali, ma soprattutto educativi e psicologici, come riconoscerlo e come affrontare o aiutare chi ne soffre.
Alcolismo, Sintomi
L’alcolismo, definito all’interno del DSM-5 come Disturbo da uso di alcol, è caratterizzato dall’utilizzo di elevate quantità di alcol, ricerca compulsiva di bevande alcoliche e da assuefazione e tolleranza della sostanza. Più la persona farà utilizzo di alcol, più il suo fisico si abituerà nel tempo a tollerarlo. Di conseguenza, per far si che venga raggiunto l’effetto desiderato, sarà necessario berne quantità sempre maggiori.
Gli effetti dell’alcolismo interferiscono notevolmente nella vita della persona, andando ad intaccarne sia la salute fisica, che quella mentale, compromettendo di conseguenza la sfera lavorativa, economica, affettiva e sociale.
L’alcolismo è caratterizzato dalla presenza contemporanea dei seguenti sintomi:
- Incapacità di controllare la quantità di alcol assunta affiancata da tentativi vani di riduzione o di controllo dell’utilizzo;
- Organizzazione del tempo basata sulla ricerca e sull’utilizzo di alcol;
- Craving: forte desiderio o spinta all’uso di alcol;
- Utilizzo continuativo di alcol nonostante la conseguente compromissione della sfera lavorativa, economica, affettiva e sociale, e in presenza di situazioni fisicamente pericolose;
- Utilizzo continuativo di alcol nonostante la consapevolezza di un problema persistente o ricorrente, fisico o psicologico, che è stato causato o peggiorato da questo.
Sindrome di Astinenza
Come per tutte le dipendenze da sostanze, anche nell’alcolismo la netta interruzione del consumo di alcol conduce alla Sindrome di Astinenza, la quale è caratterizzata da iperattività autonomica (eccessiva sudorazione e/o tachicardia), tremori a livello delle mani, insonnia, nausea e vomito, allucinazioni, agitazione psicomotoria, ansia e convulsioni.
I sintomi che si manifestano nel corso della Sindrome di Astinenza, per essere riconosciuti come tali, non devono essere causati da patologie di altro tipo. Ad esempio i tremori delle mani non devono essere confusi con patologie come la Malattia di Parkinson e le allucinazioni non devono essere causate da psicosi come la Schizofrenia.
Alcolismo, Cause
Le cause dell’alcolismo sono ricollegabili a fattori genetici, ambientali e psicologici. (Aggiungi una frase in modo da avere 3 righe)
Fattori genetici
Uno degli aspetti poco conosciuti legati alla Dipendenza Alcolica è la familiarità. Ad oggi, infatti, sono numerosi i casi che evidenziano una predisposizione genetica a sviluppare l’Alcolismo. Vediamoli insieme:
- Ereditarietà: studi effettuati su figli di alcolisti hanno mostrato che le probabilità di sviluppare una Dipendenza in questi soggetti è maggiore del 30% rispetto alla popolazione generale. Altri studi hanno invece preso in considerazione figli di alcolisti adottati da altre famiglie. Anche questi soggetti, seppur non direttamente a contatto con i genitori alcolisti nel corso della loro crescita, hanno comunque mostrato maggiori probabilità di sviluppare alcolismo.
- Gene Adh1b: alcuni studi hanno dimostrato come questo gene, che ha il compito di regolare quanto rapidamente il corpo possa metabolizzare l’alcol, costituisca un grande fattore di rischio per l’alcolismo. Normalmente la funzione del gene Adh1b è quello di trasformare l’alcol in una sostanza che produce nel corpo gli effetti sgradevoli legati alla sostanza e che di conseguenza dissuade dal consumo eccessivo di alcolici. Negli alcolisti questo processo è rallentato, favorendo così il bere continuato e quindi l’ubriacatura.
Fattori ambientali
Un altro importante fattore che può andare ad influire sullo sviluppo di una Dipendenza da Alcol è l’ambiente in cui la persona vive e cresce. Vediamo insieme quali sono gli ambienti più a rischio:
- Contesti caratterizzati da pressioni sociali (es. gruppo dei pari, contesto lavorativo, social network, ecc…)
- Contesti familiari difficili caratterizzati dalla presenza di uno o entrambi i genitori alcolisti.
Fattori psicologici
Legate all’alcolismo possiamo trovare anche cause psicologiche. L’Alcol, infatti, per le sue proprietà “rilassanti”, spesso si utilizza come rimedio per far fronte ad alcune problematiche tra cui:
- Stress (vedi anche: stress genitoriale), Disturbi d’Ansia, Depressione o anche patologie psichiatriche più gravi come il Disturbo Ossessivo Compulsivo, la Schizofrenia e il Disturbo Bipolare.
- Vissuti di traumi in infanzia, adolescenza e in età adulta.
L’Alcolismo è maggiormente diffuso nella popolazione maschile rispetto a quella femminile, nonostante siano le donne a dichiarare una continuità maggiore nell’assunzione di alcolici. Per maggiori informazioni clicca qui.
Danni provocati dall’Alcolismo Cronico
L’Abuso cronico di Alcol può portare nel tempo allo sviluppo di numerosi danni fisici e psicologici. Seppur diversi, entrambi hanno grave impatto sulla vita delle persone che abusano di alcol. Andiamo a vederli insieme.
Danni Fisici
Per quanto riguarda i danni fisici, primi tra tutti vanno citati quelli al fegato. Quest’organo è responsabile al 90% circa della metabolizzazione dell’alcol (la parte restante viene espulsa attraverso urina, sudorazione e saliva). L’utilizzo continuativo di bevande alcoliche porta ad un sovraccarico di lavoro da parte del fegato in quanto già impegnato nello smaltimento del cibo. A lungo andare, questo porta allo sviluppo di danni irreversibili, come ad esempio la Cirrosi Epatica.
Un’altra conseguenza fisica dell’alcolismo è la malnutrizione. Abusare di Alcol comporta introdurre all’interno del nostro corpo una grande qualità di calorie che vanno a ridurre la sensazione di fame nel bevitore, il quale nel tempo si dimentica sempre più spesso di mangiare correttamente, riportando così effetti negativi sia sul corpo che sulla mente della persona.
Se ti interessa esplorare la relazione tra cibo e psicologia visita l’articolo: Psicologia e alimentazione.
Inoltre, l’Assunzione di Alcol in grandi quantità e per lunghi periodi può condurre ad un rimpicciolimento graduale del cervello, in particolar modo a una deficienza di fibre di materia bianca, le quali trasportano le informazioni tra le cellule nervose. Pertanto a lungo andare, i soggetti che abusano di alcol potrebbero mostrare consistenti rallentamenti nelle capacità di pensiero, ragionamento e comunicazione. (Vedi anche: Comunicazione assertiva)
Danni Psicologici
Oltre ai danni fisici non sono da sottovalutare anche i danni psicologici. Tra i principali troviamo una progressiva perdita delle capacità di giudizio e ad un progressivo deterioramento della personalità. L’alcolista a causa della sua dipendenza entra in un circolo di autodistruzione caratterizzato dallo sfuggire gradualmente dalle responsabilità e della non cura della propria persona.
Ulteriori danni si possono evidenziare a livello di concentrazione e attenzione, a causa di deficit legati alla memoria a breve termine (vedi anche: Memoria di Lavoro) e difficoltà di problem solving. Seppur alcuni danni sul cervello sembrano parzialmente reversibili, spesso si tratta di danni organici permanenti.
Alcol e Gravidanza
Molte donne credono che assumere alcol in gravidanza in piccole quantità non sia così dannoso per il feto. In realtà si tratta di un grande errore (vedi anche: bias)! Numerosi studi scientifici hanno infatti sottolineato come, indipendentemente dalle quantità, assumere bevande alcoliche può essere molto dannoso per il bambino fin dalle prime settimane.
Prima di tutto bisogna sapere che il feto riceve le stesse quantità di alcol ingerite dalla madre. Questo passa attraverso la placenta arrivando direttamente al bambino, il quale però non possiede ancora gli enzimi necessari per metabolizzarlo. In questo modo il piccolo viene esposto a diversi rischi, tra cui troviamo:
- danni a livello cerebrale;
- rallentamento della crescita;
- malformazioni o ritardo mentale.
Le fasi più a rischio per il feto sono il primo e il terzo trimestre di gravidanza. In particolar modo le conseguenze più gravi possono essere una nascita prematura, sottopeso del bambino e sviluppo della Sindrome Feto-Alcolica. Questa malattia porta allo sviluppo di deficit fisici, comportamentali e neurologici che impatteranno gravemente sulla vita del nascituro.
Alcolismo Giovanile
L’alcolismo giovanile è purtroppo un problema che negli ultimi anni si sta diffondendo sempre di più. La disponibilità di alcol e il tentativo della costruzione di una propria identità, unite alla ricerca di nuove esperienze, tipica dell’adolescenza, favoriscono un contesto gravemente a rischio per i ragazzi.
Ma perché gli adolescenti abusano di questa sostanza? La funzione dell’alcol è quella di andare ad alterare lo stato emotivo e cognitivo in cui ci troviamo. Se sono in uno stato di vuoto emotivo, di tristezza e insoddisfazione, bevendo andrò ad alterare e a sentire meno quello che sto provando. In questo modo l’alcol diventa erroneamente una “cura” per far fronte alle difficoltà del momento. Un altro mezzo che alcuni adolescenti usano per ridurre l’intensità degli stati emotivi è l’autolesionismo.
Inoltre i ragazzi ritengono l’alcol una sostanza eccitante e disinibitoria che dal loro punto di vista può andare a favorire le relazioni. Inutile dire che anche in questo caso si tratta di una falsa credenza. Infatti le bevande alcoliche, al contrario di quanto si crede, hanno un effetto sedante e inibitorio. L’alcol va gradualmente a colpire alcune zone del cervello bloccando lentamente il suo funzionamento. Più alcolici verranno introdotti all’interno del corpo, più aree cesseranno di funzionare correttamente, portando così nei casi più gravi fino al coma etilico.
Rischi dell’Alcolismo Giovanile
Ma quali sono concretamente i rischi e i danni dell’alcolismo giovanile? Prima di tutto ci troviamo di fronte a gravi danni a livello neuronale. Di fatti alcuni studi recenti hanno sottolineato come gli adolescenti che abusano di alcool, rispetto ai loro coetanei, hanno una quantità di materia grigia nettamente inferiore. Questo provoca deficit nei processi mnemonici, decisionali (vedi anche: Decision making) e di autocontrollo.
I danni fisici causati dall’abuso di alcool non si limitano solo alla sfera cerebrale. L’alcool è infatti associato a un elevato rischio di complicazioni al fegato e allo sviluppo di malattie come la cirrosi epatica. Ma non solo, anche problemi cardiovascolari, polmonari, gastrointestinali e malfunzionamento degli organi genitali (disfunzione erettile e infertilità).
Non sono da sottovalutare nemmeno i danni a livello sociale, familiare e psicologico. Il consumo di alcol in adolescenza è causa di un elevato di rischio di sviluppare una Dipendenza da Alcol, o da altre sostanze correlate, in età adulta.
Per far fronte a questa grave situazione, è necessario che tutte le figure e gli enti educativi coinvolti si attivino per prevenire l’abuso di alcol. Favorire nelle scuole incontri psicoeducativi preventivi rispetto a quelli che sono i rischi legati all’abuso di sostanze alcoliche, aiuterebbe sicuramente a migliorare la sensibilità dei ragazzi nei confronti di questa tematica. Fondamentale anche il dialogo in famiglia, affrontando con accuratezza questi argomenti delicati.
Qualora ci si trovi di fronte a una situazione grave e più avanzata di dipendenza, è invece consigliato di rivolgersi a dei professionisti del settore (psicologi, psicoterapeuti, psichiatri) per richiedere un supporto psicologico.
Alcolismo, Test
Per stabilire la presenza di Alcolismo le figure sanitarie di riferimento si avvalgono in prima istanza del colloquio clinico, attraverso il quale verranno indagate le abitudini patologiche della persona. Nel corso di questo potrebbero essere inoltre utilizzati questionari di screening autosomministrati e test contenenti domande specifiche relative l’abuso di alcol.
Dato il forte impatto della patologia anche a livello fisico, oltre ad una valutazione psicologica, è necessario affiancare alcuni esami medici, al fine di valutare l’impatto della sostanza sul corpo. Tra questi, quelli maggiormente prescritti sono: esami del sangue, esami delle urine ed ecografie a livello addominale.
Alcolismo Trattamento
Come per tutte le Dipendenze da Sostanze, anche il trattamento dell’alcolismo è molto complesso. Per far fronte a questo disturbo è infatti necessario un lavoro di equipe che comprenda la presenza di diverse figure professionali come: psicologo, psicoterapeuta, psichiatra, educatore, medico e, nei casi più gravi, anche commercialisti o avvocati che si occupino dell’aspetto finanziario.
In prima istanza è necessario ridurre e bloccare l’abuso di alcol. A tal proposito può essere utile rivolgersi ai SERT o SERD di competenza territoriale, ovvero centri specializzati nel primo intervento con pazienti dipendenti da sostanze. Se la dipendenza è in stato avanzato, inizialmente potrebbe essere proposta una terapia farmacologica di emergenza con lo scopo di ridurre il craving (desiderio e ricerca della sostanza) e di conseguenza l’abuso di alcool.
Ridurre il desiderio non è però sufficiente. Alla terapia farmacologica è infatti necessario affiancare una psicoterapia. Questo perché, come detto in precedenza, spesso le persone utilizzano l’alcol come errato rimedio per far fronte ad alcune problematiche psicologiche sottostanti, che vanno analizzate e affrontate per far si che la problematica venga risolta.
Data la complicatezza del disturbo, raramente è consentita la terapia a livello ambulatoriale, in quanto è spesso necessario un allontanamento dall’ambiente circostante che favorisce l’abuso della sostanza. Trattamento elettivo è per tanto il soggiorno in Comunità, dove grazie all’aiuto di diverse figure professionali, attraverso terapie individuali e di gruppo è possibile aiutare maggiormente i pazienti nel loro percorso di cura.
Alcolisti Anonimi
Relativamente al trattamento dell’alcolismo, tra i supporti che si possono trovare sul territorio troviamo anche gli Alcolisti Anonimi. L’associazione nasce nel 1935 negli Stati Uniti. Un agente di borsa di Wall Street ed un medico chirurgo di Akron, entrambi alcolisti, videro che condividendo i loro problemi e facendosi forza a vicenda nel tentativo di non abusare si accorsero di ottenere numerosi risultati positivi. Da qui nasce proprio l’idea di formare dei gruppi di auto mutuo aiuto, basati sull’idea di condivisione delle proprie esperienze e sul sostegno reciproco nell’affrontare la propria dipendenza. Questi gruppi si basano sulla credenza che persone alcoliste che hanno smesso di bere siano in grado di raggiungere e sostenere maggiormente quelle persone che ancora non riescono a separarsi dalla sostanza.
Per accedere agli Alcolisti Anonimi è prima di tutto necessario avere consapevolezza del proprio stato di dipendenza. Per fare questo vengono in aiuto Le 30 Domande proposte dall’associazione, ovvero un questionario self-report che aiuta la persona ad analizzare il proprio abuso di alcol all’interno del proprio contesto di vita.
Una volta deciso di far parte dell’associazione sarà possibile partecipare agli incontri, i quali sono scanditi dall’applicazione dei Dodici Passi. Si tratta di un programma che ha lo scopo di favorire la consapevolezza, l’autoanalisi e il confronto con lo scopo di arrivare ad un’approfondita conoscenza di se stessi accettando infine sia i propri aspetti positivi, che quelli negativi.
Per maggiori informazioni sugli Alcolisti Anonimi visita il sito alcolistianonimiitalia.it.