Memoria di Lavoro: Cos’è, Come Funziona e Esercizi

Indice

Memoria di Lavoro (MdL), anche detta Working Memory, senza dubbio uno degli argomenti più curiosi della Psicologia Cognitiva. Un meccanismo deputato al mantenimento e all’elaborazione di informazioni utili per eseguire numerose attività complesse. Ciò che ci permette di apprendere, comprendere e ragionare.

memoria di lavoro

Immaginiamo un contenitore da cucina in cui inseriamo e frulliamo insieme vari elementi di diversa origine alimentare, per la preparazione di un gustoso piatto. Ecco, la Memoria di Lavoro consente di mescolare e integrare differenti informazioni provenienti sia dai sistemi sensoriali sia dai sistemi di memoria a lungo termine (memoria semantica, episodica, autobiografica). In alcuni disturbi, come i DSA (Disturbi Specifici di Apprendimento) risulta deficitaria.

Approfondimento

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A quale scopo? Quello di svolgere le nostre attività quotidiane.

Vi siete mai chiesti come ci risulti possibile leggere un articolo di giornale? Come riusciamo a selezionare il prodotto più conveniente da acquistare, dopo aver confrontato i vari prezzi disponibili di quella categoria? Perché siamo in grado di seguire un tutorial di cucina e al contempo mettere in fila le azioni necessarie per preparare quel dolce che ci piace tanto?

Sono tutte operazioni che solitamente richiedono molteplici passaggi con conoscenze acquisite intermedie che devono essere tenute temporaneamente in mente. Questo occorre per eseguire con successo il compito che si sta portando avanti. Ed è proprio qui che la nostra Memoria Di Lavoro interviene! Si tratta di una versione della Memoria a Breve Termine molto importante grazie alla quale possiamo svolgere diverse azioni, anche complesse, contemporaneamente.

Curiosità

La memoria di lavoro interviene in funzioni particolarmente complicate da gestire, come il linguaggio. Per approfondire l’argomento vedi anche:

Vuoi scoprire come si può essere una persona multitasking? Dedica qualche minuto alla lettura di questo articolo. Conoscerai come funziona la tua preziosa Memoria di Lavoro e i consigli per potenziarla!

Memoria di Lavoro: Cos’è

Ad oggi sono stati raccolti in letteratura scientifica numerosi e differenti modelli teorici. Pur essendo all’apparenza così eterogenei, questi modelli hanno in comune molto più di quanto si possa immaginare. In generale, infatti, si mostrano concordi nel delineare alcune caratteristiche essenziali che ci aiutano a comprendere meglio cosa sia la Memoria di Lavoro.

Innanzitutto non è concepita come un “box” in cui parcheggiare le informazioni a breve termine, fino a quando non traslochino nella Memoria a Lungo Termine. Questo consente di guardare la Memoria di Lavoro (a breve termine) sotto un profilo nuovo, rispetto a quanto teorizzato in passato Atkinson e Shiffrin (1968). Al contrario, la MdL è al servizio di attività cognitive complesse, quali il decision making, il problem solving (risolvere problemi) e così via…

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Storia della Definizione

Miyake e Shah (1999) hanno proposto una definizione di Memoria di Lavoro che potesse catturare gli aspetti sopra riportati di consenso generale. L’obiettivo è stato di fornire una risposta apprezzabile ai numerosi interrogativi della comunità scientifica sulla reale natura di questa potente funzione cognitiva.

“La Memoria Di Lavoro comprende i meccanismi o processi che sono coinvolti nel controllo, nella regolazione e nel mantenimento attivo di informazioni rilevanti per l’esecuzione di compiti cognitivi complessi. Siano essi nuovi o familiari e ben appresi. Essa non è una “scatola‟ e nemmeno ha una “sede‟ fissa all’interno dell’architettura cognitiva. Non è un sistema completamente unitario, in quanto comprende molteplici codici di rappresentazione e/o differenti sottosistemi. I limiti di capacità della MdL sono legati a vari fattori e devono essere visti come una proprietà emergente dei diversi processi e meccanismi coinvolti. La MdL è strettamente legata alla Memoria a Lungo Termine (MLT). I suoi contenuti consistono essenzialmente in rappresentazioni attivate dalla MLT, ma possono anche estendersi a rappresentazioni che possono essere rapidamente riattivate dalla MLT mediante cue (indizi) di recupero”.

Perché studiare la Memoria Di Lavoro?

Da un punto di vista teorico studiare e sviluppare conoscenze sulla Memoria di Lavoro è importante! Essa è la componente essenziale dell’architettura della mente, fondamentale per comprendere l’uomo in qualità di “elaboratore di informazioni”.

Curiosità

La nostra memoria di lavoro ha un ruolo centrale nel processo di formazione e funzionamento della rappresentazione sociale di ciascuno di noi.

Sotto un aspetto decisamente più pratico, invece, approfondire questa funzione mentale è utile sia per i ricercatori sia per i professionisti clinici. Non dimentichiamoci che la Memoria di Lavoro è implicata nelle più diverse forme di comunicazione, di ragionamento e di soluzione di problemi di persone sane e di chi riporta deficit di varia natura. Gioca un ruolo di spicco nelle fasi di sviluppo cognitivo di una persona e ci spiega in buona parte le differenze individuali nell’intelligenza umana. Infine, molti studi recenti ci suggeriscono che la MdL sia altamente coinvolta nei disturbi dell’apprendimento (in modo disfunzionale), quali discalculiadislessia e disortografia.

Curiosità

Con il tempo la Memoria di Lavoro può “perdere dei colpi”. Stiamo parlando del declino cognitivo associato alla terza età. Per saperne di più sulle situazioni patologie correlate a questa fase di vita, leggi anche:

Dalla Memoria a Breve Termine alla Memoria di Lavoro

Il nucleo essenziale del modello si rintraccia nell’intuizione di sostituire il costrutto di Memoria A Breve Termine (MBT). Gli autori hanno posto maggiore enfasi sulla funzione di manipolazione attiva delle informazioni, svolta da questo tipo di memoria, invece che sul loro mantenimento passivo. La MdL, infatti, pur conservando le caratteristiche di quella a breve termine (capacità limitata e mantenimento temporaneo delle informazioni), rappresentava secondo Baddeley e Hitch un sistema più complesso. Non funziona semplicemente come magazzino temporaneo, ma permette l’esecuzione di diversi compiti cognitivi.

Ad esempio comprendere e rappresentarsi mentalmente l’ambiente circostante, mantenere le informazioni sulle nostre esperienze recenti. Ci consente di sostenere l’acquisizione di nuove conoscenze, risolvere problemi, formulare, collegare e raggiungere obiettivi specifici e attuali. Insomma, nulla a che vedere con il banale “stoccaggio” da magazzino delle informazioni!

Curiosità

Nel rapporto tra Internet e ragazzi, l’effetto cognitivo di troppe ore di navigazione inficia la memoria e provoca un apprendimento superficiale e meno durevole.

Memoria di Lavoro: Come funziona

A questo punto, ci potrebbe risultare più semplice capire come la Memoria di Lavoro sia un’evoluzione teorica della MBT. Per questa ragione, spesso in ambito clinico e scientifico le due espressioni sono state impiegate in maniera intercambiabile.

Inizialmente, Baddeley e Hitch hanno formulato un sistema di Memoria di Lavoro costituito da tre componenti, con una quarta aggiunta successivamente. Approfondiamole per capire come funzionano.

Loop Articolatorio

L’informazione diviene recuperabile pochi secondi dopo la sua recezione da parte del soggetto. Questo passaggio è stato evidenziato in numerose ricerche basate su compiti di rievocazione. Le informazioni verbali, quindi, vengono conservate attraverso la ripetizione vocale e sub-vocale.

Supponiamo di ascoltare la frase: “Pietro mi ha proposto di fare una passeggiata a Parco Sempione, domenica pomeriggio”. A questo punto dobbiamo ricordarci che Pietro è il soggetto della frase; fare una passeggiata è l’azione da compiere che manteniamo in memoria fino a quando riusciamo a collegarla con il luogo. Parco Sempione è proprio il luogo di destinazione di cui dobbiamo ricordare il nome e poi connetterlo all’azione precedente.

Se non ci fosse questa componente, le informazioni cui verremmo esposti andrebbero perse. Questo accadrebbe ancor prima di riuscire a combinarle e inserirle in un pensiero compiuto, per costruire un ragionamento logico e coerente.

Curiosità

Il termine inglese “loop” fa riferimento alla ripetizione intenzionale di un’informazione, con lo scopo di conservarne la traccia.

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Taccuino Visuo-Spaziale

Il taccuino visuo-spaziale viene utilizzato in maniera analoga al Loop Articolatorio, ma per le informazioni visive.

In particolare, esso è costituito da un sistema temporaneo visivo (visual cache) e da un sistema di elaborazione spaziale e di ripetizione (inner scribe). Tuttavia, rispetto a come si svolga di preciso il meccanismo della ripetizione visiva non si possiedono dati certi e chiari.

Quando si attiva il Taccuino Visuo-Spaziale? Ad esempio, quando usciamo dal supermercato dopo aver fatto la spesa. Diamo un’occhiata in giro per ricordarci in quale area del parcheggio abbiamo lasciato la nostra auto. A questo punto la nostra mente inizia a fare un confronto tra l’immagine della nostra auto (recuperata dal Taccuino Visuo-Spaziale) e le altre macchine parcheggiate nella stessa area. Così potremo valutare e decidere se l’auto davanti a cui ci siamo fermati è proprio la nostra!

Esecutivo Centrale

L’Esecutivo Centrale è volto alla selezione di strategie, alla presa di decisioni, all‟integrazione di informazioni provenienti da diverse fonti, ecc… Secondo Baddeley, deve essere considerato più come un sistema attentivo piuttosto che una componente di memoria. Anche se non tutto il panorama della ricerca ha condiviso questa considerazione, ritenendola troppo schematica.

In un primo momento il modello multi-componenziale della Memoria di Lavoro sembrava offrire spiegazioni plausibili. Tuttavia, esso presentava una serie di problematiche  importanti. Così Baddeley ha tentato in tempi più recenti di revisionare il suo modello teorico e introdurre una quarta componente: il Buffer Episodico.

Buffer Episodico

Tale componente viene denominata buffer in quanto viene utilizzata come interfaccia tra vari sistemi, che utilizzano codici differenti; viene definita episodica perché permette di integrare informazioni episodiche nello spazio e potenzialmente estenderle nel tempo. Si presume che sia controllato dall’Esecutivo Centrale e permetterebbe anche di creare nuove rappresentazioni cognitive. Tali rappresentazioni aiuterebbero nella risoluzione di problemi.

Memoria di Lavoro: Esercizi

La Memoria Di Lavoro, così come altre abilità cognitive, può essere migliorata ed incrementata attraverso l’allenamento quotidiano.

In ciascuno di noi possono insorgere delle situazioni occasionali in cui questa importante capacità della mente “non va come dovrebbe”. Perché accade questo?

Le cause sono tante e non necessariamente preoccupanti o irrimediabili. Difficoltà nella Memoria di Lavoro potrebbero essere legate a distrazioni esterne, che deviano la nostra attenzione e ci fanno perdere i contenuti da memorizzare! Oppure potremmo essere sovraccaricati di informazioni da elaborare e immagazzinare. O ancora ci ritroviamo impegnati in un compito particolarmente difficile.

Chiaramente la capacità di Memoria di Lavoro non è standard per tutti, ma varia da persona a persona. E dunque, come fare per potenziarla?

Curiosità

Non dimentichiamoci che il nostro cervello gode di una proprietà “magica”: la neuroplasticità. Essa consente al cervello di modificare la propria struttura e il proprio funzionamento in risposta all’attività e all’esperienza mentale.

Esercizi

Per allenare la nostra Memoria di Lavoro è sufficiente dedicarsi a semplicissime attività, con frequenza costante e giornaliera. Facciamo qualche esempio pratico.

Mentre siamo alla guida, proviamo a costruire un percorso mentale della strada da seguire per raggiungere la nostra destinazione. Pensiamo a come sono distribuiti i semafori, i segnali stradali, le piste ciclabili, i negozi, le abitazioni lungo il percorso che stiamo compiendo.

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Concediamoci la lettura di un libro: cerchiamo di tenere il segno mentalmente rispetto alle dinamiche della storia. Nel frattempo continuiamo a leggere, a comprendere e ad acquisire nuove informazioni sui personaggi. Anche questo comporta l’utilizzo e la stimolazione della nostra Memoria di Lavoro!

Ti piace disegnare? Prova a catturare quello che i tuoi vedono e ciò che vivi ogni giorno nel mondo. Ricostruisci con carta e matita i luoghi nei loro dettaglio, oppure le persone con i loro particolari fisiognomici.

Se trascorri abitualmente tempo con i bambini, potresti proporre di giocare con i LEGO, di costruire piste per le macchinine oppure realizzare insieme un puzzle. Queste modalità di gioco faranno bene a loro, ma gioveranno tanto anche alla tua Memoria Di Lavoro!

Prova a non essere pigro e sforzati di ricordare a memoria qualche numero di telefono, magari associando le cifre (singole o a coppie) a date specifiche che risalgono ad eventi della tua vita.

Come sei messo con il codice PIN della tua carta di credito? O il numero del tuo conto corrente bancario? Non appuntarli per iscritto. Non sarebbe saggio per ragioni di sicurezza e potresti invece sfruttare la tua Memoria di Lavoro per prelevare qualche soldino rapidamente e con facilità.

Memoria di Lavoro, Consigli

Infine, ecco qui alcuni consigli per potenziare la Memoria Di Lavoro.

Curiosità

Salmone e Pesce Azzurro sono pesci ricchi in omega 3 ed acidi grassi, bio-elementi che aiutano la naturale conservazione delle cellule cerebrali, mantenendo attive le loro connessioni.

Vi sono anche altri fattori che possono risultare rilevanti per il benessere del nostro cervello e favorire un miglior funzionamento cognitivo. Incluso quello della nostra memoria di lavoro.

  • Dai spazio nella tua vita alle Relazioni sociali: i legami con gli altri favoriscono il dinamismo e la plasticità cerebrale.
  • Lasciati andare ad un pizzico di Umorismo! Alcune ricerche ci suggeriscono che ridere promuove uno sviluppo sano del cervello e delle sue funzioni.

Queste piccole accortezze potrebbero non solo mantenere allenata la tua memoria di lavoro, ma influire positivamente in molti più ambiti. Dai una svolta alla tua vita!

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