Rabbia: Emozione Primaria, Svantaggi e Come Gestirla

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Rabbia, emozione primaria che accompagna episodicamente la nostra vita nelle sue varie tappe. Dall’ adolescenza alla terza età.

Ogni giorno ci si ripromette di rimanere calmi, ma poi ecco che si verifica qualche evento pronto a compromettere ogni buono e volenteroso sforzo. Quella persona che non la smette di parlare un attimo, il tuo coinquilino che si ostina ad abbandonare i piatti sporchi nel lavandino della cucina senza lavarli, il vigile che blocca il traffico, il collega che ha parcheggiato dove in genere parcheggi tu… È inevitabile: tutti (chi più chi meno) sperimentiamo rabbia, seppur con intensità variabile.

«Ciò che disturba la mente delle persone non sono gli eventi,
ma i giudizi che esse formulano sugli eventi.»
Epitteto, I secolo d.C.

Ma come è possibile riuscire a tenere sotto controllo le emozioni negative come la rabbia? Quali sono gli svantaggi e come si può gestire la rabbia? Magari limitando i danni che ci può causare nei vari ambiti di azione della nostra vita: dalla famiglia al lavoro.

Scopriamolo insieme nei prossimi paragrafi, buona lettura!

Rabbia, Emozione Primaria

Alla base di molti studi condotti sulle emozioni, c’è il tentativo di identificare le cosiddette emozioni primarie o di base. Esse sono innate e universalimanifestate allo stesso modo da individui appartenenti a culture molto diverse tra loro. Il ricercatore Ekman ha approfondito, in particolare, l’espressione facciale delle emozioni. Un elemento già studiato da Darwin, che aveva rilevato come nei primati superiori si potesse osservare una mimica universale e simile a quella della specie umana. Insieme a Friesen (1969), Ekman ha conferito maggiore sostegno sperimentale a questa ipotesi. Ha raccolto, infatti, numerosi dati che confermano l’universalità delle espressioni facciali delle emozioni di base, dette anche primarie: Felicità, Sorpresa, Disgusto, Rabbia, Paura, Tristezza.

emozioni primarie

Esperimento

L’esperimento più noto, a questo proposito, è stato compiuto nel 1972 ed è stato di tipo interculturale. Gli autori hanno selezionato 6 fotografie, ciascuna associata ad un’espressione di felicità, sorpresa, disgusto, rabbia, paura, tristezza. Queste foto state mostrate a 21 gruppi di soggetti sperimentali, ciascuno residente in un diverso paese, di cui soltanto 11 stati erano occidentali. Ogni soggetto doveva associare la foto del viso ad una delle sei emozioni elencate. Il risultato ha mostrato che in tutti gli Stati i soggetti avevano erano in maggioranza d’accordo nel compiere l’operazione di “accorpamento” emozione-fotografia del volto. Le sei emozioni primarie o di base, quindi, sono state definite in questo caso tramite prove sperimentali relative al riconoscimento dell’espressione del volto.

Curiosità

Se non lo hai ancora visto, Inside Out è un film molto carino a cartoni animati che ha per protagonista proprio le emozioni primarie, tra cui la rabbia.

Rabbia, Svantaggi

Cerca di ricordare l’ultima volta in cui ti sei sentito estremamente arrabbiato. Ricorda l’ultima cosa su cui ti sei focalizzato e come hai agito. Eri in grado di considerare ragionevolmente delle buone misure da prendere? Riuscivi a pensare a tutte le opzioni? Hai preso la decisione migliore? Rimpiangi qualcosa che hai detto o fatto? Ti accorgerai, con molta probabilità, che quando sei arrabbiato pensi e agisci in un modo poco funzionale.

Senza guardare troppo lontano, l’impatto potenzialmente distruttivo che la rabbia può avere sulle vite umane è sotto gli occhi di tutti. Basta accendere la televisione o sfogliare un giornale per notare che la rabbia riveste un ruolo importante in ogni sorta di atrocità, grande o piccola che sia. La rabbia è anche parte del disturbo oppositivo provocatorio, che emerge tipicamente durante lo sviluppo. Vedi anche: Stereotipo e pregiudizio e Omofobia.

Anche nella propria vita, la rabbia può avere un effetto altrettanto disastroso. Passiamo in rassegna alcuni scenari che rendono ragione di quale sia il duro prezzo che la rabbia porta con sé.

Relazioni Personali

Uno dei costi più comuni della rabbia, e probabilmente il peggiore, è il deterioramento delle relazioni personali. E le relazioni a esserne danneggiate sono spesso le più importanti. Potresti credere, come fanno in molti, che la rabbia sia qualcosa che indirizziamo soprattutto alle persone che non ci piacciono. Sbagliato!

Curiosità

Sono stati recentemente condotti diversi sondaggi da psicologi. Uno della Hofstra University (Kassinove et al., 1997) e l’altro dell’Università del Massachusetts (Averill, 1983) che ci dimostrano quanto sia più comune arrabbiarsi con le persone che si conoscono bene. I bersagli più frequenti della rabbia includono coniugi, figli, colleghi e amici.

Rapporti di Lavoro

Spesso il lavoro può risultare molto frustrante. Il capo è esigente, i colleghi sono gelosi, i clienti sono furiosi, poi ci sono le scadenze, le ingiustizie di ogni tipo… Tutto questo può mettere a dura prova la propria pazienza. La rabbia indotta dalla frustrazione, però, rischia di frustrare ancora di più. Innanzitutto, può rovinare i tuoi rapporti lavorativi e ostacolare il tuo successo e, in secondo luogo, può impedirti di concentrarti sui problemi importanti e può intralciarti quando cerchi di realizzare una buona performance. Vedi anche: Stress Lavoro Correlato.

Andare d’accordo con gli altri ti aiuta ad avere successo nel lavoro. Questo aspetto non è meno importante della competenza stessa!

Situazioni già Difficili

Anche se in alcuni casi la rabbia può dare una spinta iniziale, raramente produce un cambiamento apprezzabile nelle situazioni di vita già complicate. I grandi leader mondiali come Martin Luther King erano impegnati vigorosamente nella propria causa, con tanta passione. Ma erano anche estremamente lucidi, disciplinati e con le idee chiare. Erano efficaci perchè si affidavano soprattutto alla ragione e non alla rabbia.

Repertorio Storico

I have a dream” (Ho un sogno) è la frase con cui viene identificato il discorso tenuto da Martin Luther King. Era il 28 agosto del 1963, davanti al Lincoln Memorial di Washington, al termine di una marcia di protesta per i Diritti Civili. È rimasto nella storia come uno dei più grandi esempi nella ricerca dell’uguaglianza razziale e verso i Diritti Civili dell’intera umanità.

Noi esseri umani lottiamo continuamente. La vita è spesso difficile e ci mette alla prova. Anche se la rabbia è una naturale emozione umana, di rado è la più utile nella risoluzione dei problemi. Fermati un attimo e pensaci: effettivamente ti porta più benefici e vantaggi o piuttosto ti genera malessere?

Aggressività

Un altro motivo per porre freno alla rabbia è che porta, non in automatico ma con una certa probabilità, all’aggressività. Ti è mai capitato di assistere ad episodi di violenza, anche sullo schermo della TV?

L’aggressività, nell’immaginario collettivo, si riferisce alla messa in atto di comportamenti violenti, fino a vere e proprie esplosioni di collera. Infatti, è l’elemento alla base di molti fenomeni negativi di cui sentiamo, purtroppo, sempre più spesso parlare: come il bullismo o i reati a sfondo sessuale. L’aggressività è un’azione che danneggia intenzionalmente qualcuno in modo fisico o psicologico. Un comportamento, dunque, da non confondere con la rabbia, che invece è l’emozione associata ad esso.

aggressività

La rabbia può essere paragonata al progetto di un architetto. Il semplice fatto che ci sia un progetto non significa che l’edificio verrà costruito, ma rende la costruzione più probabile.

Cardiopatie

Sperimentare costantemente rabbia può causare cardiopatie. Si è occupato di indagare questo fenomeno Robert Salposky, Professore di Biologia e Neuroscienze dell’Università di Stanford. Egli ha descritto come, quando attiviamo ripetutamente i cambiamenti fisici associati alla rabbia, rischiamo di creare danni al sistema cardiovascolare. L’improvviso aumento di pressione sanguigna che si accompagna alla rabbia incrementa la forza con cui il sangue passa nelle arterie. Questi picchi del flusso sanguigno possono usurare e danneggiare il rivestimento liscio delle arterie creando fori e tagli.

Curiosità Scientifica

Se il tessuto delle arterie si danneggia, alle pareti indebolite dei vasi sanguigni iniziano ad attaccarsi acidi grassi, glucosio e altre sostanze contenute nel sangue. Il loro accumulo nel tempo può creare un’ostruzione alle arterie, che a sua volta produce un generale calo del flusso sanguigno. Questa condizione è nota come arteriosclerosi.

Seconde varie ricerche, se l’accumulo di materiali, detto anche “placca”, si verifica nelle arterie dirette al cuore, il rischio potrebbe essere quello di manifestare una forma di cardiopatia coronarica, un’ischemia miocardica o una serie di altre malattie cardiache.

Disagio Personale

Il prezzo della rabbia a volte è molto vistoso e drammatico. Altre volte, invece, potrebbe essere meno appariscente, come nel caso di disturbi quali la depressione, con accompagnamento del senso di colpa, vergogna, perdita del controllo e impotenza, insicurezza. Anche il mutismo selettivo è un quadro clinico connesso all’ansia sociale secondo l’ultimo DSM.

depressione

L’elevato autocriticismo, associato alla depressione, potrebbe essere visto come la conseguenza di un intenso e continuo autogiudizio, un carico di rabbia autodirezionata per l’insoddisfazione verso se stessi (scarsa autostima e autoefficacia percepita). Ti sei mai sentito arrabbiato per non riuscire a rendere bene negli studi? A volte è tutta questiona di “metodo”… Dai un’occhiata al nostro articolo dedicato allo studio universitario con Metodo OCME.

Rabbia, Come Gestirla

Come sostenuto dagli studiosi Gross e Munoz (1995), gestire la rabbia non significa controllarla o inibirla, ma modularne la risposta emotiva in modo da organizzare l’esperienza e le risposte comportamentali adeguate allo specifico contesto.
Le strategie di regolazione possono applicarsi in ogni fase del processo emozionale. Si può intervenire su: ristrutturazione della valutazione dell’evento scatenante (appraisal), modalità con cui viene esperita la rabbia (durata e intensità), propensione all’azione e messa in atto del comportamento corrispondente.

Per questo motivo, esistono diversi tipi di interventi psicologici che possono essere utilizzarti per favorire il processo di gestione della rabbia. I trattamenti che si occupano della modulazione della rabbia possono focalizzarsi sia sul processo emozionale nel suo insieme, sia sui singoli elementi della risposta emotiva. Fra i più efficaci si evidenziano:
a) la psicoterapia individuale ad orientamento cognitivo-comportamentale;
b) i gruppi psicoeducativi per la regolazione emotiva;
c) i training di gruppo sulla comunicazione assertiva.

Curiosità

Comunicazione Assertiva: dal verbo latino asserere che letteralmente significa “intrecciare con abilità”. Essere assertivi significa affermare qualcosa con certezza, esprimendo in maniera chiara ciò che si vuole dire e senza calpestare gli altri. Una persona assertiva si dimostra capace di risolvere i problemi e di saper combattere lo stress.

Intelligenza Emotiva

Una buona gestione delle proprie emozioni, tra cui la rabbia, incrementa lo sviluppo della propria intelligenza emotiva. Essa, infatti, è in grado di promuovere la salute della persona tramite lo sviluppo di risorse interne o la modifica del proprio comportamento. L’intelligenza emotiva di fatto è una capacità, un’abilità, un processo che permette di conoscere le proprie e altrui emozioni per auto-motivarsi e gestire le relazioni con gli altri: ad esempio in amore o in casi di conflitto.

intelligenza emotiva

Qualche consiglio utile per gestire in maniera costruttiva la rabbia?

  1. Usa l’umorismo
  2. Prova almeno una delle tecniche di rilassamento (vedi anche: Training Autogeno e rilassamento muscolare progressivo)
  3. Dedicati allo Sport
  4. Entra in modalità Mindfulness.