Amnesia: Definizione, Cause, Tipi di Amnesia, Trattamento

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Amnesia, disturbo cognitivo di memoria. Quella finestra di grande vuoto mnestico che si sperimenta rispetto a ricordi passati o nuove informazioni da apprendere che sfuggono dal sedimentarsi nell’archivio della nostra memoria. Semplice effetto del progredire in terza età? Sarebbe fin troppo scontato, oltre che non corretto, ridurre il disturbo di amnesia agli anni che avanzano. Per questo, si necessita di una buona dose di chiarezza in più, che inizierà dalla spiegazione delle cause del quadro amnesico.

L’amnesia, infatti, può presentare una causa organica oppure psicogena. All’interno del seguente articolo, ci occuperemo principalmente di approfondire la prima tipologia citata. Scopriremo insieme il significato, le cause, i diversi tipi di amnesia organica e come intervenire con un trattamento adeguato.

Ad ogni modo, sarà riservato un piccolo paragrafo anche alla variante psicogena, detta “amnesia dissociativa”, che rientra all’interno della macro categoria diagnostico-psichiatrica dei disturbi dissociativi.

Non fermarti a queste prime righe, scorri la tua lettura e prosegui ad approfondire l’argomento!

Amnesia, Definizione

L’amnesia è un disturbo selettivo della memoria caratterizzato dall’incapacità a rievocare le esperienze passate e/o ad acquisire nuove informazioni.

amnesia definizione

Tale deficit è indipendente da disturbi intellettivi (es. ritardo mentale), legati al linguaggio (es. afasia) o percezione. Eppure, nei casi gravi, l’amnesia è estremamente invalidante e le persone che ne sono colpite necessitano di continua assistenza. Infatti, gli amnesici non sono in grado di riferire cosa hanno fatto poco tempo prima o chi hanno incontrato e neppure ricordano cosa devono fare. Spesso, i pazienti  manifestano continue richieste e domande rivolte ai loro familiari, che possono risultare “ciascuna una copia dell’altra”. Ciò si verifica, inevitabilmente, perché le persone amnesiche non ricordano di averle già formulate pochi minuti prima.

Curiosità

I pazienti con amnesia possono avere difficoltà anche nel ricordare eventi eclatanti della loro vita, come la morte di una persona cara o la nascita di un figlio.

Il paziente H.M.

I primi studi per la caratterizzazione della sindrome di amnesia sono stati effettuati sul famoso paziente H.M. (26 febbraio 1926 – 2 dicembre 2008). Egli era affetto da gravi disturbi di memoria, sviluppati a seguito di un intervento chirurgico per il trattamento di una sindrome epilettica non sensibile ai farmaci. L’intervento chirurgico, avvenuto nel 1953, consisteva nella rimozione di parte dell’ippocampo e delle strutture circostanti implicate nei processi di memoria e archiviazione dei ricordi.

amnesia HM

Immagine tratta da NeoPsico

Il paziente, seguito per molti anni dopo l’intervento chirurgico, presentava gravi problemi ad orientarsi nell’ospedale e nei dintorni della sua abitazione, oltre che a riferire che lavoro facesse, dove si trovasse, cosa avesse mangiato il giorno precedente, dove fossero riposti gli oggetti di uso comune. H.M. sembrava parzialmente inconsapevole di essere stato operato e soprattutto delle gravi conseguenze che aveva subito. Ogni mattina bisognava ricordargli di radersi, lavarsi i denti o pettinarsi. Nonostante fosse stato sottoposto a numerosi controlli e studi nell’arco di oltre quarant’anni, egli continuava a non riconoscere i suoi medici.

Info Scientifica

Sei curioso di conoscere meglio la storia per paziente H.M. ? Il suo caso è stato cruciale per capire come funziona la memoria. Ecco di seguito il video con la spiegazione “in pillole”: HM – Henry Molaison: la storia dell’uomo SENZA MEMORIA

Si può dire che un paziente con amnesia ogni giorno lo trascorra isolato dagli tutti altri, privo di riferimenti a ogni emozione, che sia tristezza o felicità, provata in passato.

Caratteristiche Cliniche

Vi sono due principali caratteristiche peculiari delle sindromi amnesiche. Vediamo insieme quali.

  • Anosognosia. Molti dei pazienti con amnesia presentano una totale mancanza di coscienza di malattia. Durante il colloquio clinico con la figura medica di riferimento, essi possono negare di aver qualunque tipo di disturbo e difficoltà nella vita quotidiana. Questo fenomeno, riscontrabile anche nel corso di altri disturbi neuropsicologici, potrebbe rappresentare un ostacolo per qualsiasi intervento riabilitativo. A ciò si aggiunge anche il rischio di indurre atteggiamenti e manifestazioni comportamentali di negativismo e ostilità.
  • ConfabulazioneTale fenomeno consiste nella tendenza a fornire risposte del tutto inventate (fantasiose) alle domande su episodi e conoscenze a cui il paziente non è in grado di dare risposte corrette. Vengono fornite delle “risposte false”, pur senza deliberata intenzione. Ad esempio, se si chiede ad un paziente ricoverato cosa ha fatto il giorno precedente, questi può rispondere di essere andato a fare acquisti in una città lontana, oppure di aver cenato con gli amici al ristorante.

Amnesia, Cause

L’amnesia, in ambito neuropsicologico, può essere causata da diversi eventi neurologici:

  • ictus,
  • tumori cerebrali,
  • interventi neurochirurgici,
  • anossia cerebrale, ossia l’improvvisa riduzione dell’apporto di ossigeno al cervello,
  • infezioni cerebrali, in particolare HIV,
  • intossicazioni croniche, dovute ad esempio al consumo di alcool o sostanze stupefacenti,
  • processi degenerativi, come le Demenze e la più nota forma di Alzheimer
  • traumi cranici.

Queste diverse patologie possono ledere una o più strutture cerebrali coinvolte nel normale funzionamento dei processi di memoria.

Tipi di Amnesia

Esistono diversi tipi di amnesia, che variano a seconda di un primo criterio temporale. A questo proposito, è possibile distinguere:

  • Amnesia Transitoria. Causata ad esempio da un evento traumatico, con successivo recupero della memoria e delle funzionalità normali.
  • Amnesia Stabile. Quando è provocata da un evento morboso grave, ad esempio un arresto cardiaco.
  • Amnesia Progressiva. Essa è quella tipica delle patologie neurodegenerative, come le forme di Demenza tra cui l’Alzheimer. In questi casi, di fatti, vi è una progressiva perdita di memoria.

Vedi anche: Memoria di Lavoro.

Un secondo aspetto di classificazione dell’amnesia è il criterio di selettività degli eventi e ricordi dimenticati. Possiamo quindi distinguere principalmente: Amnesia Retrograda, Amnesia Anterograda e Amnesia Globale. Vediamo più nello specifico di cosa si tratta!

ricordi

Retrograda e  Anterograda

L’Amnesia Anterograda viene ricondotta all’incapacità di ricordare gli eventi successivi all’esordio della malattia o del danno neurologico. Al contrario, l’Amnesia Retrograda corrisponde ad un deficit nella rievocazione di ricordi riguardanti il periodo precedente all’evento neurologico. Questi due aspetti non sono sempre così “limpidamente” distinguibili, specialmente nei casi in cui l’amnesia insorge in maniera progressiva (es. nella demenza).

Globale

L’Amnesia Globale consiste in un deficit grave sia della capacità di rievocare le esperienze passate (amnesia retrograda), sia di acquisire nuove informazioni (amnesia retrograda).Tuttavia, anche i pazienti con gravi sindromi amnesiche globali possono dimostrare insospettabili abilità residue di memoria in svariate condizioni. Un importante aspetto di tali abilità è il fenomeno dell’apprendimento inconsapevole.

Apprendimento Inconsapevole

L’apprendimento inconsapevole è stato oggetto di molti studi sperimentali condotti su pazienti con un quadro di amnesia. Si è dimostrato che questi ultimi falliscono, in generale, in tutti i compiti che richiedono un richiamo cosciente del materiale da apprendere, ma sono in grado di effettuare compiti dove si richiede semplicemente la dimostrazione (implicita) dell’apprendimento.

Lo Sapevi Che?

Si può esprimere il concetto di apprendimento inconsapevole dicendo che i pazienti amnesici riescono a imparare “come”, senza apprendere “cosa” o “quando”. In sostanza, l’apprendimento si verifica senza il parallelo sviluppo di una conoscenza cosciente (esplicita) di quello che si è appreso.

Dissociativa

Oltre alle forme cliniche di amnesia conseguenziali ad eventi cerebrali di natura organica, è importante segnalare anche un’ulteriore tipologia di amnesia. Si tratta dell’Amnesia Dissociativa, anche definita Amnesia Funzionale o Psicogena.

L’Amnesia Dissociativa consiste in un’incapacità di ricordare importanti informazioni autobiografiche, di solito di natura traumatica (trauma psicologico) o connotata da forte stress, non riconducibile a normale dimenticanza.

Vedi anche: PTSD, Distrubo Post Traumatico da Stress

Questo tipo di amnesia differisce dalle amnesie permanenti, che impediscono la conservazione o il richiamo delle informazioni in memoria. Perché? L’amnesia di tipo dissociativo è sempre potenzialmente reversibile!

Essa rientra all’interno del complesso fenomeno di Dissociazione e di Disturbi Dissociativi.

Info Clinica

I Disturbi Dissociativi consistono in quel processo di dissociazione mentale che si verifica in un individuo. Ad ampio raggio, essi  sono caratterizzati dalla sconnessione o dalla discontinuità della normale integrazione di coscienza, memoria, identità, emotività, percezione, rappresentazione corporea, controllo motorio e comportamento.

Red-Out

Un concetto non molto distante da quello di amnesia dissociativa, che spesso viene utilizzato in letteratura forense per descrivere un’amnesia come conseguenza di forti stati emotivi, è quello di red-out. Quali caratteristiche presenta?

  1. normale capacità di rievocare gli eventi precedenti e susseguenti un atto che manifesta aggressività.
  2. insolito livello di rabbia associato al momento della violenza agita.
  3. lacuna mnesica che copre il momento di massima violenza dell’aggressione.
  4. assenza di intossicazione da alcol e/o droghe (vedi anche: Tossicodipendenza) o altre cause organiche all’origine dell’amnesia.

(Scott, 2012)

Amnesia, Trattamento

Torniamo a concentrarci sull’amnesia organica. Come procedere verso l’obiettivo di un trattamento efficace?

Vi è da premettere che alcuni pazienti recuperano i propri ricordi in modo spontaneo, così il disturbo amnesico (di tipo transitorio) si risolve senza ulteriori necessità di intervenire in ottica riabilitativa. Purtroppo non sempre si gode di questa possibilità. Vi sono persone che non riescono a ripristinare una certa condizione di funzionamento normale, pertanto la loro dimensione quotidiana è fortemente impattata dall’amnesia. Come fare in questi casi?

amnesia e trattamentoÈ importante specificare che ad oggi non esistono medicinali scientificamente approvati per curare l’amnesia. Tuttavia, in vari casi è possibile ricorrere all’utilizzo di una terapia farmacologica per ridurre quel quadro di sintomi collaterali alla condizione amnesica:  ansia, depressione e alterazioni dell’umore, disturbi del sonno, disorganizzazione del pensiero (es. delirio). Tra i medicinali più utilizzati vi sono: antidepressivi, ansiolitici, antipsicotici e neurolettici. antidepressivi, ansiolitici, antipsicotici e neurolettici.

Obiettivo: Qualità di Vita

L’obiettivo da perseguire cambia. Infatti, il trattamento dell’amnesia si focalizza principalmente sul miglioramento della qualità della vita del paziente.

Ecco di seguito alcune modalità di intervento:

  • Allenamento della memoria. Nei casi meno gravi, i pazienti vengono educati ad utilizzare sistemi di memoria alternativi, per compensare il deficit. Ad esempio, può essere d’aiuto annotare le attività da svolgere quotidianamente su lavagnette o blocchi di appunti.
  • Integratori alimentari.
  • Terapia occupazionale.
  • Psicoterapia.
  • Uso della tecnologia come strumento di riabilitazione per favorire il possibile recupero della memoria.

 

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