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Vigoressia, Maschile e Femminile: Significato, Sintomi, Cause e Cura

Indice

Vigoressia, ecco cosa succede quando l’immagine del proprio corpo e l’esercizio fisico diventano un’ossessione. Le normali abitudini di vita vengono stravolte per un nuovo obiettivo: un corpo atletico e muscoloso, fino a mettere in pericolo l’integrità fisica e il benessere psicologico. Vuoi saperne di più? Continua a leggere.

Vigoressia, Significato

Il termine vigoressia (o bigoressia) indica un’ossessione per la forma fisica e, soprattutto, per la grandezza e la tonicità della massa muscolare. Chi ne soffre arriva al punto di svolgere attività fisica in modo maniacale ed estenuante e di adottare diete esagerate e squilibrate. Il termine combina l’inglese big “grande” al greco orexis “appetito” suggerendo appunto una “fame di grossezza”.
La vigoressia è stata riconosciuta come un disturbo di recente. È solo nel 2011 che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) lo ha classificato come disturbo d’ansia psicologica. La vigoressia può essere considerata una forma particolare di dismorfofobia, con la quale condivide alcune caratteristiche.

Curiosità: Il mito di Adone

Il primo a descrivere il problema della vigoressia fu Harrison G. Pope, professore di psichiatria allUniversità di Harvard, nel suo libro The Adonis Complex” (Pope et al. 2001). Il titolo del libro deriva dal mito greco di Adone che rappresenta un esempio di perfetta mascolinità, incarnando i canoni di bellezza e di prestanza fisica.

Inizialmente, si parlava di vigoressia anche come “anoressia inversa” poiché almeno all’apparenza i sintomi tipici risultano opposti a quelli dell’anoressia nervosa. Se chi soffre di anoressia tende a restringere l’alimentazione e desidera un corpo magro (pur percependosi sempre sovrappeso), chi soffre di vigoressia mangia anche oltre il necessario (in particolare, cibi proteici) e aspira ad un corpo muscoloso (pur percependosi sempre esile).

I numerosi termini con cui viene identificata la vigoressia sono in realtà interscambiali perché fanno riferimento tutti ad un’unica patologia.

Vigoressia, Sintomi

Chi soffre di vigoressia ha una visione distorta del proprio corpo: l’immagine oggettiva forte e muscolosa, non corrisponde all’immagine percepita. Per perseguire l’obiettivo di tonicità muscolare, gli individui ricorrono a diete eccessive, spesso senza essere seguiti da un esperto nutrizionista. L’esercizio fisico praticato è esagerato, a tal punto da trascorrere ore ed ore in palestra. Infine, il raggiungimento di un corpo ideale spinge a ricorrere ad integratori proteici e/o anabolizzanti.

I sintomi tipici sono un misto tra aspetti psicologici (es: paure e ossessioni) e aspetti comportamentali (es: attività fisica eccessiva). I principali sono:

  • Dispercezione corporea ovvero preoccupazione ossessiva e spesso infondata che il proprio corpo non sia sufficientemente muscoloso e atletico;
  • Comportamenti di addiction verso l’esercizio fisico che risulta esagerato in termini di fatica e durata e consiste soprattutto nel sollevamento di pesi (vedi anche: Sex addiction);
  • Attenzione eccessiva e maniacale per l’alimentazione che si limita al consumo di cibi iperproteici e ipocalorici;
  • Restringimento degli interessi e delle attività personali alla sola area del fitness. Si traduce spesso in un dispendio economico indirizzato a palestre, abbigliamento sportivo, integratori alimentari…;
  • Controlli ripetuti dell’immagine corporea allo specchio. Nei periodi di inattività fisica per cause di forza maggiore, invece, evitamento dell’immagine corporea;
  • Prosecuzione dell’attività fisica anche in presenza di infortuni, dolori, malattia;
  • Ansia e disagio quando impossibilitati a svolgere esercizio fisico.
Curiosità

Che rapporto c’è tra Psicologia e Alimentazione? Scoprilo nell’articolo dedicato!

Maschile e Femminile

La vigoressia colpisce prevalentemente gli uomini ed è più frequente in chi pratica attività sportive come wrestling, body building e football. Si stima che circa il 10% dei frequentatori delle palestre ne soffra, ma probabilmente il numero è sottostimato perché la vigoressia non è semplice da diagnosticare.

Recentemente, questa patologia sta prendendo piede anche tra la popolazione femminile. È probabile che i canoni classici di “bellezza femminile” stanno ormai modificandosi, seppure tra le donne la vigoressia si declini in un corpo muscoloso e atletico, ma pur sempre magro.

Sebbene l’esordio della vigoressia avvenga in adolescenza, l’età più colpita è quella tra i 25 e i 35 anni, ma questa tendenza si sta diffondendo sempre più anche tra chi ha più di 40 anni.

Ortoressia

La vigoressia non va confusa con l’ortoressia. Quest’ultima è una condizione caratterizzata da una radicale attenzione alla scelta di cibi puri e incontaminati e alla loro preparazione. Si aggiunge a questo, una persistente preoccupazione di mantenere il regime autoimposto per migliorare la propria salute. Nell’ortoressia manca quindi la componente di insoddisfazione corporea ed esercizio fisico. Le due condizioni, tuttavia, possono riscontrarsi in modo combinato.

Vigoressia, Cause

L’origine di questa patologia non è del tutto nota. È plausibile pensare che siano tre i principali fattori che la determinano:

  • Il primo sembra essere un fattore genetico. Ci sarebbe un fattore biologico predisponente per cui alcune persone sarebbero particolarmente inclini per natura a sviluppare patologie di questo tipo (con forte connotazione ossessivo-compulsiva);
  • Il secondo fattore è di ordine  psicologico e interessa la bassa autostima dei soggetti affetti da questa patologia: l’autostima (vedi anche: Autoefficacia) dipende direttamente ed esclusivamente dalla propria forma fisica.
    Il senso di inadeguatezza che pervade chi soffre di vigoressia rimanda quindi ad un’identità molto fragile (Vedi anche: Identità di genere).
  • Infine, il terzo fattore richiama la società odierna e le pressioni esercitate dai mass media nel proporre un modello di corpo perfetto. La muscolatura diventa un simbolo della dominanza e del controllo del maschio. Vedi anche: Sessismo.
Lettura consigliata

Ecco un libro per approfondire l’argomento: “Vigoressia. Quando il fitness diventa un’ossessione.” di Pierluigi De Pascalis.

Conseguenze della Vigoressia

Le conseguenze negative per chi soffre di vigoressia sono numerose.
Per semplicità è possibile suddividerle in tre categorie: sociali, fisiche e psicologiche.

Sociali

Chi soffre di vigoressia finisce con il modificare le sue abitudini quotidiane per dare priorità all’esercizio fisico verso cui si sviluppa una vera e propria dipendenza.  Spesso il corpo è sottoposto a sforzi ed allenamenti eccessivi, anche in presenza di dolori, infortuni o malattia.

La priorità data all’attività fisica si riflette in un peggioramento della vita sociale poiché la maggior parte del tempo è dedicato all’allenamento, penalizzando altre sfere della vita. La socialità, inoltre, è ulteriormente deteriorata dal timore di esporre il proprio corpo, ritenuto imperfetto, al presunto giudizio negativo dell’altro. Questo porta chi soffre di vigoressia a ritirarsi sempre più fino al vero e proprio isolamento sociale

Fisiche

Chi soffre di vigoressia tende a stravolgere anche le proprie abitudini alimentari. L’alimentazione tipica predilige cibi iperproteici e riduce o elimina grassi e carboidrati, compromettendo l’assunzione dei nutrienti necessari. Si possono trovare alterazioni a carico di svariati ormoni, tra cui prolattina e cortisolo (“l’ormone dello stress“).

L’aderenza ad una dieta rigida fa sì che l’assunzione di cibi “proibiti” sia vissuta con estrema ansia e ogni deviazione dal programma dietetico sia percepito come uno sgarro che richiede una soluzione (idealmente ancora più esercizio fisico e dieta più rigida).

L’alimentazione iperproteica è spesso abbinata all’uso e abuso di integratori alimentari e di anabolizzanti, ritenuti necessari per raggiungere la forma fisica auspicata. Questo può portare a diverse conseguenze mediche, come gravi complicanze a carico dei reni, del fegato, del sistema endocrinologico e riproduttivo

La vigoressia può provocare anche disturbi fisici, come alterazioni del metabolismo e problemi cardiovascolari. Inoltre, l’attività fisica svolta senza un adeguato controllo da parte di un personal trainer o con l’utilizzo di carichi eccessivi, può condurre ad uno stato critico di debolezza e affaticabilità. Infine, possono insorgere tendiniti, problemi alle articolazioni, calo di peso corporeo e indebolimento del sistema immunitario.

Psicologiche

Infine, la vigoressia si associa spesso a depressione, tentativi di suicidio, abuso di sostanze e disturbi di personalità, soprattutto ossessivo-compulsivo e/o narcisistico.

Curiosità

Se vuoi approfondire le tue conoscenze sui disturbi di personalità, ecco qualche articolo correlato:

Vigoressia e Sessualità

Come abbiamo già accennato, la persona con vigoressia tende all’isolamento sociale poiché nutre sentimenti negativi verso di sé stessa, vivendo in un’insicurezza costante per la propria fisicità. Le occasioni di intimità sono pertanto scarse e, quando sono presenti relazioni sentimentali, queste tendono ad essere di scarsa qualità dal punto di vista sessuale. Chi soffre di vigoressia dimostra infatti poco interesse per la dimensione della sessualità, in quanto tutta la sua attenzione è rivolta all’immagine che vede riflessa nello specchio.

Possono comparire anche disfunzioni sessuali, quali deficit del desiderio e dell’eccitazione, difficoltà di erezione e nel raggiungimento dell’orgasmo. Ciò è in parte dovuto all’assunzione di sostanze anabolizzanti o integratori alimentari che possono provocare una sorta di squilibrio fisiologico che influisce negativamente sulla risposta psicofisiologica sessuale.

Inoltre, queste persone, sono soggette al fenomeno dello spectatoring: faticano a godere dell’atto sessuale perché sono impegnate a “guardarsi da fuori”, a monitorare “come stanno andando” e come stanno apparendo agli occhi del partner. L’attenzione è ancora una volta legata al corpo e alla performance sessuale, mentre viene meno il focus sul piacere e sul momento di intimità condivisa con il partner. Non stupisce, quindi, che si possano verificare problemi nel raggiungimento dell’orgasmo e di erezione/lubrificazione se la mente è occupata da pensieri esterni alla sfera sessuale.

Cura della Vigoressia

La vigoressia non è una condizione semplice da diagnosticare, spesso chi ne soffre non è per nulla consapevole. Inoltre, il limite fra attività fisica come strumento di benessere e sport come dipendenza non è facilmente delineabile. A complicare il quadro, vi è anche il fatto che spesso è molto difficile convincere chi soffre di questo disturbo ad iniziare una terapia.

Ad ogni modo, il trattamento del disturbo dovrebbe essere un trattamento integrato che abbini alla psicoterapia, l’utilizzo di farmaci antidepressivi SSRI. Come per i più conosciuti Disturbi dell’Alimentazione e della Nutrizione, un intervento ad orientamento cognitivo comportamentale, ad oggi, offre i risultati più incoraggianti.

L’obiettivo è quello intervenire per modificare la preoccupazione associata all’immagine corporea, agendo contemporaneamente su tutti i fattori che mantengono il disturbo (esercizio fisico eccessivo, alimentazione scorretta e così via). L’obiettivo finale sarà quello di costruire un’immagine più realistica di sé, sviluppare altre forme d’interesse che vadano oltre il proprio corpo e costruire una solida autostima che non dipenda esclusivamente dalla propria forma fisica.

Test per la vigoressia: Soffro di vigoressia?

Non esiste ad oggi un test ad hoc per la vigoressia. Per il clinico, quindi, è necessario utilizzare ogni mezzo diagnostico possibile per rilevare i casi più a rischio. In prima battuta è possibile avvalersi di diversi questionari quali lEating Attitude Test, lEating Disorder Inventory-2, lExercise Orientation Questionnaire e il Multidimensional Body Self Relation Questionnaire. A questi poi è necessario abbinare approfondite interviste cliniche mediante colloqui.

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