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BDSM: Acronimo, Regole del Gioco, Kinky e Perché Praticarlo

Indice

BDSM, acronimo coniato negli anni ’90 per far riferimento ad una sessualità di tipo non convenzionale. È una realtà variegata, quella del sesso kinky. Il BDSM è, infatti, una sigla attualmente molto di moda che racchiude tutte le pratiche sessuali atipiche, ovvero quelle attività meno comuni e che non tutti sperimentano.

In sessualità, come in amore, è bello ciò che piace. Si dice così, no? E voi, siete più da sesso vanilla (tradizionale) o vi eccita quel pizzico di trasgressione delle pratiche kinky?

Curiosità

Circa 4 milioni di italiani praticano il BDSM, in modo più o meno estremo. 1 persona su 6 ha dichiarato di volerlo provare, 1 su 10 lo pratica abitualmente. È la modalità che le persone asessuali preferiscono generalmente adottare per le proprie attività sessuali.

BDSM, Sessualità Non Convenzionale

Per poter capire cos’è il BDSM, occorre partire da quello che non è. Molto spesso, infatti, queste pratiche sono considerate in modo negativo perché associate erroneamente ai disturbi parafilici di sadismo e masochismo. Ciò accade perché, non essendo una sessualità tradizionale, è più difficile che ci venga spiegata: questo ci rende maggiormente soggetti ad errori di attribuzione. Facciamo dunque un po’ di chiarezza.

BDSM

Il sadismo e il masochismo sono condizioni patologiche (quando assumono la forma di disturbi parafilici e non di semplici parafilie). La persona sadica prova piacere ed eccitazione sessuale nel provocare dolore ad altri, mentre il masochista trae gratificazione sessuale nell’essere fatto soffrire attraverso umiliazioni, percosse o altro. In entrambi i casi il dolore è ciò che viene ricercato, al di là della dimensione di piacere sessuale. Chi pratica una sessualità sadica è considerato un sex offender e, spesso ha ancora una personalità di tipo antisociale.

Nel BDSM il dolore c’è, ma non sempre, e soprattutto non è al centro dell’esperienza sessuale. È un mero strumento per aumentare il piacere e le sensazioni fisiche (e psicologiche) sperimentate durante l’atto. A scanso di equivoci e per capirci meglio: il sadico fa del male al solo scopo di arrecare dolore, il dominatore nella pratica BDSM fa ciò che piace al sottomesso per procurargli un’esperienza sessuale estremamente gratificante. Una motivazione ben diversa alla base.

Il BDSM non è una patologia, né un crimine sessuale, né una violenza pura, né una pratica socialmente pericolosa, né una disfunzione sessuale, né un problema psicologico.

Ora possiamo finalmente parlare di che cos’è il BDSM: è un modo alternativo di vivere la propria sessualità attraverso giochi erotici e sessuali guidati da dinamiche di potere tra dominatore e sottomesso.

BDSM, Acronimo

L’acronimo BDSM indica l’insieme di pratiche relazionali e di preferenze sessuali basate sulle dinamiche di dominazione e sottomissione. In ogni attività è prevista una figura che dirige il gioco e un’altra che si lascia guidare nell’esperienza. I ruoli possono essere interscambiabili, cambiare nel corso del tempo o in base al partner. Tuttavia, la preferenza per l’uno o l’altro è sostanzialmente stabile. Dominatore e sottomesso agiscono, ad ogni modo, entrambi nel rispetto dell’altro e di limiti prestabiliti per ragioni di sicurezza. Vediamo nel dettaglio quali sono queste componenti del BDSM.

BDSM acronimo

  • B di Bondage: sono i comportamenti di costrizione fisica che, attraverso corde, catene, lacci ecc servono ad immobilizzare il partner. Attenzione: non sono atti di violenza, ma modalità con cui si amplificano le sensazioni di piacere. Il legame non è soltanto fisico, ma spesso anche emotivo e affettivo (vedi anche: attaccamento).
  • D di Disciplina e Dominazione: la pratica è guidata da regole di comportamento specifiche per, rispettivamente, il dominatore e il sottomesso, in vista del raggiungimento dell’obiettivo comune del piacere. Un partner controlla l’esperienza dominando sull’altro: Master, se maschio, e Mistress, se femmina.
  • S di Sadismo, Sottomissione e Schiavitù: parte del piacere deriva dall’imporre all’altro sensazioni ed emozioni intense, sempre nel rispetto dei limiti stabiliti che, come vedremo in seguito, sono fondamentali in tutte le pratiche BDSM. Il sottomesso, lo Slaver, lascia che ogni azione e sensazione sia guidata dal partner dominante. Slaver, che letteralmente significa “schiavo”, indica l’atto di donarsi all’altro.
  • M di Masochismo: il piacere può originare dal subire sensazioni ed emozioni estreme. Badate bene: il piacere non è solo genitale, ma soprattutto sensoriale. Non necessariamente, infatti, l’attività sessuale è inclusa nella pratica BDSM.
Curiosità

Dal BDSM all’arte: lo Shibari. Lo Shibari è una forma di bondage che non ha fini sessuali, ma artistici. Autori, come Garth Knight, utilizzano le corde per creare opere d’arte pazzesche.

garth knight
“Blood Consciousness 5 Annie”, Garth Knight

BDSM, Regole del Gioco

Nel BDSM è consentita qualunque tipo di pratica, a patto che venga svolta in modo Sano, Sicuro e Consensuale. Il rispetto del codice SCC è alla base di tutti i giochi di sadomasochismo: il piacere può essere perseguito solo nel rispetto dell’altro e in condizioni di sicurezza. La fiducia, tra sottomesso e dominatore, è un elemento essenziale in tutto ciò. Per essere sano, sicuro e consensuale, il gioco deve seguire delle regole.

L’attività non deve provocare nessun danno fisico o psicologico. Ciò presuppone un approccio responsabile e maturo alla sessualità, nonché la conoscenza della fisiologia di base del corpo umano. Devono essere prevenuti eventuali fattori di rischio, proprio per evitare possibili danni. L’ambiente deve essere, dunque, controllabile e gli strumenti di gioco sicuri. Il dominatore deve avere una buona tecnica di conduzione, oltre che buone capacità di autocontrollo e di gestione dell’emergenza. I partner devono conoscersi, ovviamente.

Occorre conoscere bisogni e limiti dei partner. Tutte le persone coinvolte devono essere consapevoli di prendere parte ad attività kinky e dare il loro libero consenso. Sarebbe molto pericoloso, infatti, coinvolgere soggetti esterni e sconosciuti. Le pratiche vanno stabilite tra le parti in una fase preliminare, dove si stabilisce anche la safeword, la parola d’emergenza che, se pronunciata, fa terminare immediatamente il gioco.

BDSM 50 sfumature

Curiosità

La safeword deve essere un termine non comune e non inerente la sessualità. Nel libro di 50 Sfumature di Grigio venivano utilizzati i nomi dei colori: giallo per indicare che la sottomessa era vicina al limite di sopportazione e rosso che non avrebbe tollerato ulteriori richieste. Se volete farvi un’idea di un contratto di possesso e sottomissione, date un’occhiata a questo link:

https://blog.libero.it/wp/6masterslave/2016/11/18/il-mio-nuovo-libero-blog/

RACK, Gioco Pericoloso

Queste regole, perfezionate nel corso del tempo, hanno reso le pratiche kinky sempre più sicure. Questo ha, tuttavia, tolto ad alcuni il “brivido” dell’esperienza BDSM a causa della prevedibilità e dell’eccessiva strutturazione del gioco. Per questo motivo c’è chi sceglie di praticare una sessualità non completamente sicura, abbandonando il codice SSC per abbracciare il RACK.

RACK è l’acronimo di Risck-Aware Consensual Kink, pratica “consensuale e consapevole del rischio”. L’esperienza si spinge leggermente oltre rispetto ai limiti del sottomesso, ponendo in pericolo la sua integrità psicofisica. Non sempre esiste, ad esempio, la safeword, oppure il dominatore può continuare a condurre la pratica anche dopo che la parola di sicurezza è stata pronunciata. In altri casi, invece, l’ambiente o gli strumenti utilizzati non sono adatti a pratiche sessuali di questo tipo.

Questo genere di pratiche ha già portato, in passato, a delle brutte conseguenze: incidenti, alcuni anche mortali. Perché, quindi, correre un tale rischio? Il RACK permette di ottenere un’esperienza più carica a livello emotivo e corporeo, con sensazioni molto intense e prolungate. Il post-esperienza non si ha seguendo il codice SSC perché l’attività si interrompe subito nel momento in cui si supera una certa dose di dolore. Inoltre, il dominatore può esercitare maggiore controllo sul sottomesso: le dinamiche di potere sono più marcate.

Quando sai cosa evitare, tutto il resto è piacere.

F. Quattrini

Conseguenze legali

Le pratiche sadomasochiste che determinano lesioni alla persona (anche quando è il sottomesso a richiederle) sono perseguibili a livello legale se superano un tetto minimo di 20 giorni per la guarigione.

L’articolo 582 del codice penale stabilisce che, oltre tale periodo, scatta la denuncia per il dominatore anche se la persona che ha subito il danno non presenta querela. Significa che, anche se la vittima non si fa avanti, la lesione viene dichiarata dal personale sanitario alle forze dell’ordine. La pena è la reclusione da tre mesi a tre anni.

Le lesioni si distinguono in:

  1. Lievissime, se guariscono entro 20 giorni.
  2. Lievi, se i danni superano i 20 giorni ma non i 40. È il caso, ad esempio, di traumi
  3. Gravi, se il periodo di malattia è superiore a 40 giorni ed è necessario un ulteriore periodo di convalescenza per la ripresa funzionale. Possono essere situazioni che mettono a rischio la sopravvivenza della persona.
  4. Gravissime, quando il danno arrecato è insanabile, ovvero non è possibile il ritorno alla condizione di salute precedente. Esempi di lesioni gravissime sono la perdita di un arto o la capacità di procreare (vedi anche: infertilità e sterilità).

I danni all’integrità psicofisica della persona possono essere arrecati involontariamente, soprattutto per negligenza durante pratiche di RACK, oppure in modo più consapevole. Questo è il caso di comportamenti sadici attuati da persone con disturbo parafilico, soggetti che provano un piacere patologico nell’arrecare dolore ad altri.

Pratiche Kinky

Ed ora veniamo al dunque… Di cosa abbiamo parlato finora? Quali sono queste pratiche kinky?

BDSM slaver

Vediamo insieme brevemente le più famose e quelle più “curiose”. È probabile che alcune di queste le abbiate provate o le facciate abitualmente, anche se pensavate di essere nel fronte “vanilla”. Questo perché il BDSM può essere praticato in modo più o meno estremo. È considerato BDSM tutto ciò che esce, anche di poco, dalla sessualità convenzionale. Baci negati, solletico un le piume, una benda sugli occhi…

Curiosità

Nella sigla completa LGBTQIAPK, la K sta per Kinky. Essa racchiude tutte le persone con un’identità sessuale non conforme ai modelli culturalmente condivisi. Poiché le pratiche sessuali non convenzionali fanno parte della dimensione del comportamento e non dell’identità sessuale, la K in Italia non è attualmente considerata parte di tale gruppo.

  • Spanking, la sculacciata. Le natiche possono essere colpite a mani nude oppure con oggetti, il più famoso è il frustino. Una sorta di carezza alternativa.
  • Gagging, la pratica di sesso orale in cui il pene viene spinto con forza all’interno della bocca del sottomesso.
  • Trampling, l’essere calpestati a piedi nudi o con tacchi vertiginosi. È una pratica più che altro richiesta dagli uomini, che ha un che di fetish. La dominatrice cammina sul corpo del sottomesso nell’area da lui richiesta: solitamente petto, ma anche viso e genitali.
  • Umiliazione, giochi in cui il sottomesso è umiliato, spesso pubblicamente. Può essere portato al guinzaglio, messo in una gabbia, costretto a dormire nella cuccia del cane…
  • Breath play, pratiche di asfissifilia. La deprivazione di ossigeno, soprattutto nella donna, aumenta le sensazioni dell’orgasmo. Si va da modalità semplici, in cui il dominatore agisce sul collo del sottomesso, a sistemi più complessi. Esistono delle tute, ad esempio, dalle quali è possibile risucchiare l’aria e mettere la persona in una sorta di “sottovuoto”.
  • Giochi di ruolo, come il pony play e l’adult baby. Nel primo caso il sottomesso interpreta un cavallo e, in base alle situazioni, pratica attività sessuale o svolge azioni come trainare una carrozza o portare sulla schiena il dominatore.
BDSM pony play
Aristotele e il Pony Play

Per una panoramica più ampia sul mondo kinky, questo libro potrebbe fare al caso vostro: Guida al kink. BDSM, giochi di ruolo ed eros estremo.

BDSM e Materiale

Per la pratica del BDSM sono spesso utilizzati oggetti specifici per le varie attività: dai vestiti, ai sex toys fino ai “materiali di scena”. Un materiale che va tanto è il lattice, soprattutto per i vestiti del dominatore. Tra i sex toys, a cui è dedicata una sezione dedicata, i più utilizzati sono i vibratori, oltre che le candele, i frustini e le manette.

Per quanto riguarda l’arredamento del dungeon, il discorso si fa più complicato. Possono essere ricreati, in modo sicuro, stanze del piacere, prigioni, case abbandonante… Gabbie, tavoli e attrezzatura per la sospensione del corpo in aria rendono l’esperienza unica ed estremamente realistica.

Curiosità

L’Other World Kingdom è un castello in Repubblica Ceca interamente attrezzato a dungeon per pratiche BDSM di femdom, dominazione femminile.

femdom

Per praticare BDSM non è necessario, comunque, nulla di tutto ciò. Con il partner giusto (di cui ci fidiamo) possiamo ricreare una situazione kinky anche a casa nostra, basta un pizzico di fantasia e la voglia di trasgredire insieme.

Perché praticare BDSM?

Praticare BDSM produce una serie di benefici sia per il singolo che per la coppia.

  • Rafforza il legame di coppia. La sessualità e l’erotismo, se vissuti nel modo giusto, uniscono la coppia attraverso una maggiore intimità e passione. Passare del tempo di qualità insieme è fondamentale per il rapporto: una coppia felice è una coppia che entra meno in conflitto e che ha meno problemi di comunicazione.
  • Intensifica le sensazioni dell’orgasmo. Il coinvolgimento mentale si somma a quello fisico, portando a orgasmi particolarmente intensi. Ciò è favorito anche da alcune pratiche, come l’asfissiofilia. Inoltre, sperimentare piccole sensazioni dolorose durante un’attività piacevole crea, a livello cerebrale, delle connessioni tra le due zone: anche alcuni stimoli dolorosi andranno poi a produrre una sensazione positiva. Vedi anche: apprendimento.
  • Rende il sesso più movimentato. Contrasta quella monotonia che può insorgere quando la coppia è stabile da diverso tempo. Dopo la fase iniziale ci sta che si instauri una sorta di routine di coppia, anche nella dimensione sessuale. L’essere umano, però, ha bisogno di novità, di essere stimolato nel corpo e nella fantasia.
  • Aumenta la conoscenza di sé. Con il sesso sperimentiamo, scopriamo cosa ci piace e cosa Prendiamo consapevolezza delle nostre zone erogene e del nostro corpo.

sesso

Esprimere la propria sessualità in modo libero, senza tabù né costrizioni, sperimentarsi divertendosi, è la chiave per una sessualità sana. L’appagamento fisico e mentale che deriva dalla sessualità, ricordiamolo, non si limita solo alla dimensione sessuale. Non dimentichiamo infatti che l’attività sessuale, in generale, fa rilasciare ormoni, come la dopamina, l’ossitocina e l’endorfina che combattono lo stress e favoriscono un senso di benessere.

Che sia kinky o vanilla, dunque, l’importante è essere soddisfatti della propria sessualità.

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