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Adozione: Significato, Nazionale, Costi e Omogenitoriale

Indice

Adozione, un istituto giuridico attraverso cui una coppia, con una decisione libera e altrettanto consapevole, sceglie di accogliere come figlio un bambino o un ragazzo nato da un’altra donna. Nel caso del soggetto adottato, la situazione in cui si trova rende impossibile vivere con la propria famiglia di origine. Con una scelta di questo tipo, la coppia adottante decide di accogliere ogni aspetto dell’adottato, accettando il suo nome, la sua storia e anche le sue difficoltà. Tra i registri della genitorialità, non troviamo soltanto quello biologico e genetico, relativo alla famiglia d’origine. Una famiglia deve prendersi cura, con attenzione, anche dell’aspetto accuditivo e educativo, che va oltre le cure materiali di nutrimento, comprendendo anche il supporto emotivo e l’empatia di una cura responsabile.

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Inoltre, la famiglia deve prendere in considerazione anche il registro storico e generazionale, proprio perché i bambini entrano a far parte di una storia inter-generazionale che porteranno avanti, con continuità o meno. Infine, anche l’aspetto culturale e sociale ha un ruolo piuttosto significativo. L’appartenenza sociale, culturale, valoriale e religiosa rientra tra i compiti di cui la coppia adottante deve farsi carico. L’adottato costruisce una sua rappresentazione sociale a partire dal contatto con la cultura di adozione. Quando uno solo di questi aspetti risulta deficitario, gli effetti hanno a che vedere con lo sviluppo e la realizzazione dell’identità del soggetto adottato.

Proprio per questo motivo, quando parliamo di adozione, ci riferiamo a una decisione che deve essere presa con estrema consapevolezza. I vissuti dei bambini e dei ragazzi in adozione non sono semplici da elaborare. Serve l’aiuto e il supporto costante, anche dal punto di vista psicologico, per affrontare al meglio un passaggio di questo tipo. Vediamo ora cos’è l’adozione, le differenze tra adozione nazionale e internazionale, gli ultimi aggiornamenti, i costi e le norme.

L’adozione è l’incontro di due desideri, l’uno inconsapevole, quello del bambino, e l’altro consapevole, quello dei genitori, accomunati dal fatto di aspirare a qualcosa che non si conosce ma si sente indispensabile.

Monica Toselli 

Adozione, Significato

Il significato di adozione indica un istituto giuridico, cioè un insieme di norme che regolano una specifica materia del diritto. Con questo termine indichiamo una situazione in cui un adottante può considerare il proprio figlio adottato in quanto tale, cognome compreso. Questo significa che, dopo un iter che approfondiremo all’interno di questo articolo, una coppia può ritenere a tutti gli effetti l’adottato come parte integrante della famiglia. Come nel caso dell’affido, anche l’adozione può essere definita come una risposta familiare un compito sociale di tutela dell’infanzia. Per questo motivo, già all’interno del primo paragrafo, sottolineavamo l’importanza di prendere in considerazione la responsabilità che questo compito implica. La cura responsabile rientra a far parte proprio della tutela. L’obiettivo è quello di contribuire alla realizzazione dell’identità del minore cercando di sopperire alle mancanze, come avviene anche nell’affido.

L’adozione può essere sia nazionale che internazionale, come vedremo nel prossimo paragrafo. In ogni caso, il tribunale dichiara il minore adottabile in caso di abbandono o trascuratezza. La privazione deve essere stabile, duratura e non dovuta a cause di forza maggiore, come situazioni di difficoltà economica. Un aspetto che non sempre viene considerato dell’adozione è quello psicologico. Le emozioni, sia dell’adottato che dell’adottante, devono essere poste in primo piano proprio per elaborare il vissuto in modo adeguato.

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Ruolo del Nucleo Adottivo

Per quanto riguarda la coppia adottante, è importante analizzare approfondire il progetto generativo alternativo. Che cosa significa? Le coppie possono decidere di adottare per motivazioni differenti, una delle più frequenti è legata a una condizione di infertilità. La famiglia viene vista come incompleta e l’alternativa è quella di optare per strade differenti. Stiamo parlando di una vera e propria ferita narcisistica: l’obiettivo che ci si era posti è impossibile da raggiungere e il fallimento non è semplice da superare. L’adozione è una risposta anche a queste situazioni, ma è importante assumersi la piena responsabilità della propria scelta. Il punto di partenza è quello di capire che una famiglia, per essere considerata tale, ha per forza bisogno di un terzo elemento oltre alla coppia.

Contemporaneamente, serve tempo per sentirsi davvero idonei ad essere genitori adottanti, data anche la lunghezza delle tempistiche di adozione. Serve una cura responsabile, volta alla tutela del minore e al superamento delle difficoltà. Le differenze del figlio adottivo vanno riconosciute e valorizzate, attraverso una vera e propria ricostruzione della sua storia. Lo stress a cui tutti i membri coinvolti nell’adozione sono sottoposti non è poco. È normale anche che, agli inizi, il minore adottato mostri anche aggressività nei confronti della nuova famiglia, proprio perché fa fatica ad accettare questo cambiamento. Va lasciato il giusto spazio ad ogni domanda o quesito, proprio perché il percorso di scoperta reciproca viene fatto insieme.

Curiosità

Nel caso di disabilità infantile e adozione, il tipo di supporto è fondamentale.

Caratteristiche del Figlio Adottato

Per quanto riguarda il figlio adottivo, le caratteristiche possono cambiare a seconda dell’età in cui entra a far parte della famiglia adottiva. La prima fase è di spaesamento e di elaborazione della perdita, in alcuni casi il contatto con la famiglia biologica è stato quasi inesistente ma comunque il distacco ha lo stesso valore di un lutto. Sia in presenza che in assenza di altri fratelli nel nucleo adottivo, il figlio adottato tende ad avere poca autostima di sé e a svalutarsi. Soprattutto se non è piccolo, deve adattarsi e apprendere una nuova lingua in caso di adozione internazionale. Può essere presente un trauma psicologico o persino una diagnosi di PTSD a causa dell’abbandono. Anche il mutismo selettivo è un quadro clinico connesso all’ansia sociale secondo l’ultimo DSM, frequenti tra bambini adottivi.

Inoltre, è forte la sfiducia nei confronti dei nuovi legami. I problemi di attaccamento sono spesso e volentieri presenti, dar vita a una nuova rete di relazioni spaventa. Un fattore fondamentale è l’inserimento precoce, una deprivazione vissuta per un periodo inferiore a 6 mesi conta come fattore protettivo. Tutto il resto si gioca sulla qualità della relazione familiare. D’altra parte, è necessario prendere in considerazione un rischio più elevato di problemi scolastici, di apprendimento e comportamentali (vedi anche: disturbi della condotta e bullismo). Intraprendere un percorso psicologico può aiutare anche da questo punto di vista.

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Adozione Nazionale e Internazionale 

Abbiamo già sottolineato che esistono delle differenze nel percorso di un’adozione nazionale rispetto a quella internazionale. Oltre alle norme presenti in Italia per poter essere considerati soggetti adottanti, che approfondiremo nei prossimi paragrafi, il primo step è quello di valutazione dell’idoneità. Si parte con una dichiarazione di disponibilità da parte della coppia che risponde ai requisiti imposti dalla legge. Lo step successivo è quello di valutazione. Il Tribunale dei Minori richiede infatti un accertamento dell’adeguatezza della coppia attraverso colloqui, sia in strutture dedicate che in ambito domestico. Conclusa la fase di valutazione, il tribunale può dichiarare l’idoneità valida per tre anni dalla pronuncia.

Per quanto riguarda l’adozione nazionale, ci si ferma a questo punto se la valutazione è andata a buon fine e si attende la chiamata dei servizi sociali. La proposta di adozione può anche non andare sempre a buon fine, proprio perché è importante prendere in considerazione sia le caratteristiche della coppia adottante, del gruppo famiglia e del figlio adottivo. Deve scattare una scintilla perché si tratta di una grande presa di responsabilità. Se il colloquio con un minore va a buon fine, ha inizio 1 anno di affidamento preadottivo. In questo periodo, la famiglia biologica può impugnare la causa e richiedere di nuovo l’affidamento del figlio. Concluso questo anno, ha inizio l’adozione ufficiale.

Per quanto riguarda invece l’adozione internazionale, il percorso risulta più lungo e senza dubbio anche più costoso. Dopo una iniziale fase di valutazione identica all’adozione nazionale, il Tribunale mette a disposizione della coppia 1 anno per visitare il minore nel suo paese d’origine, accompagnati dagli enti autorizzati. Questo significa che può essere necessario rimanere all’estero anche per alcuni mesi, con un dispendio economico non indifferente. Concluso questo primo anno, ha inizio il decreto di adozione se l’incontro tra famiglia e figlio adottivo va a buon fine.

Adozione Internazionale in Calabria

Ad inizio 2021 si rinnovano e modificano le regole per l’adozione internazionale in Calabria. La Regione Calabria ha, infatti, stretto con l’Asp di Catanzaro un patto di collaborazione, della durata di 2 anni rinnovabili. L’obiettivo è proprio quello di garantire la piena funzionalità delle procedure di adozione internazionale di minori. Uno scopo condiviso dall’assessorato regionale al Welfare, guidato da Gianluca Gallo, per riuscire a sostenere il percorso delle coppie impegnate nel percorso di adozioni di bambini stranieri. Abbiamo già sottolineato che spesso le coppie coinvolte in procedimenti di questo tipo non hanno il sostegno necessario.

Il servizio regionale per le adozioni internazionali, svolto dalla Regione Calabria in virtù di specifica convenzione con la Regione Piemonte, promuove iniziative rivolte all’intera cittadinanza. Il progetto adottivo internazionale viene sostenuto con un progetto vero e proprio, a seconda della situazione di partenza. Un gruppo di lavoro misto si occuperà del monitoraggio, oltre al compito di definire eventuali interventi attuativi. Inoltre, mentre l’azienda sanitaria catanzarese assicurerà l’impiego costante di un pedagogista e di una psicologa psicoterapeuta. Lo scopo della Regione è proprio quello di supportare le coppie impegnate nel percorso di adozione, promuovendo la cultura dell’accoglienza e dell’adozione. Tutto questo sarà possibile attraverso iniziative di assistenza e sensibilizzazione. Oltre a questo, il fine è anche quello di fornire locali idonei per gli incontri formativi.

Costi dell’Adozione

Ricollegandoci alla differenza tra adozione nazionale e internazionale, abbiamo già parlato di quanto i costi per la seconda opzione possono superare quelli della prima. Accompagnati dagli enti autorizzati, è necessario trascorrere alcuni mesi dell’anno che sia ha a disposizione per incontrare il minore direttamente nel suo paese d’origine. La maggior parte dei costi in questa fase sono a carico della coppia adottante.

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I tempi e i costi delle adozioni (Il Messaggero, Aprile 2019)

Anche per quanto riguarda le adozioni nazionali, dobbiamo prendere in considerazione una serie di costi legati alle pratiche interne. I passaggi che si svolgono in Italia implicano un prezzo che si aggira sui 4.000 euro. Detto questo, i tariffari delle diverse associazioni possono essere differenti e comportare anche diversità di prezzo. In conclusione, il prezzo per adozioni nazionali difficilmente supera una spesa di 5000 di euro. Il problema è che, dopo la scadenza del giudizio di idoneità senza alcuna adozione andata a buon fine, è necessario ricominciare da capo.

Un discorso differente va fatto per quanto riguarda le adozioni internazionali, con un aumento dei prezzi relativo anche alla media degli ultimi anni. Partiamo dal presupposto che, il costo per le adozioni internazionali, può arrivare anche a 40.000 euro. Il costo richiesto dagli enti autorizzati è generalmente compreso tra 4000 e 7500 euro per i servizi resi in Italia. Perciò che riguarda le pratiche all’estero, il prezzo può raggiungere anche i 18.000 euro.

A questo vanno sommati i costi di vitto e alloggio nel paese straniero, dove è necessario rimanere per qualche mese. È vero che i costi per adozioni internazionali sono rimborsabili al 50% con un tetto massimo, ma i tempi di rimborso dello Stato sono parecchio lunghi.

Genitori single o in coppia?

Le norme presenti in Italia per quanto riguarda l’istituto giuridico dell’adozione non sono uguali a quelle di altri paesi esteri. Nel nostro paese, per poter presentare una dichiarazione di disponibilità all’adozione, è necessario essere in possesso di alcuni requisiti. L’adozione in Italia è consentita soltanto a coppie sposate da almeno tre anni, sia per l’adozione nazionale che internazionale. Secondo l’art. 6 della legge 184/83, come modificata dalla legge 149/2001, la coppia può anche raggiungere un periodo di 3 anni di unione sommando, alla durata del matrimonio, il periodo di convivenza prematrimoniale. In questo lasso di tempo, non deve sussistere una separazione personale, neppure di fatto. Naturalmente, la coppia adottante deve essere adeguata ad educare, istruire e mantenere i minori che intende adottare.

Oltre a questo, la differenza di età tra adottante e adottato deve essere compresa tra 18 e 45 anni. Solo uno dei due coniugi può arrivare a un massimo di 55 anni di differenza, a meno che la coppia voglia adottare più fratelli in contemporanea. Per esempio, se il fratello adottivo maggiore ha 7 anni, posso adottare il minore di 2 anni anche se la differenza tra adottante e adottivo è superiore. Infine, nel percorso di valutazione viene considerata anche l’idoneità affettiva, non riferita solo ad un discorso economico ma anche di cura responsabile.

Adozione Omogenitoriale

Con il termina famiglia arcobaleno intendiamo quelle famiglie in cui almeno un adulto omosessuale è genitore di uno o più bambini. Come sappiamo, una delle novità più grandi introdotte in Italia relative alla comunità LGBT è quella delle unioni civili. Da qualche anno, infatti, le persone omosessuali in Italia possono divenire parti di un’unione civile. Non stiamo parlando di un matrimonio, ma di un’unione regolata dalla legge. In questo caso, le persone dello stesso sesso sono considerati parte di un’unione civile, quindi anche titolari di diritti e doveri reciproci. D’altra parte, la legge italiana ancora non prevede per le parti di un incivile la possibilità di adottare.

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Alcune novità sono però entrate in vigore nei primi mesi del 2021. La sentenza 9006/2021 delle Sezioni Unite Civili della Cassazione esprime una chiara adesione ideale all’adozione delle coppie gay. I giudici hanno sottolineato che, in relazione al caso specifico del 2017 avvenuto in un comune lombardo, “non contrasta con i principi di ordine pubblico internazionale il riconoscimento degli effetti di un provvedimento giurisdizionale straniero di adozione di minore da parte di coppia omoaffettiva maschile, che attribuisca lo status genitoriale secondo il modello dell’adozione piena o legittimante”.

Di conseguenza, non può essere un “elemento ostativo all’adozione” il fatto che “il nucleo familiare sia omogenitoriale”, una volta escluso l’accordo di “maternità surrogata”. Il caso riguardava la trascrizione all’anagrafe di un bambino adottato a New York da una coppia omosessuale italiana. Stiamo però parlando di una sentenza, naturalmente rimane l’importanza di stabilire regole più precise e chiare in un disegno di legge a tutti gli effetti.

Adozione a Distanza

A volte capita di confondere l’adozione a distanza con un’adozione di tipo internazionale. In realtà queste sono due modalità diverse: non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra. Con il termine adozione a distanza intendiamo una forma di sostegno a distanza, nei confronti di bambini, ragazzi e famiglie in difficoltà. Si tratta di una donazione periodica e continuativa, dedicata ad un progetto di solidarietà specifico. Dalla distribuzione di cure e cibo al sostegno scolastico, il soggetto donatore può sostenere a distanza un bambino, una bambina o una famiglia, scelti dall’organizzazione a cui ci si affida.

Che si tratti del sostegno ad un singolo bambino o ad un’intera comunità, il termine adozione viene utilizzato perché la relazione che si crea è continuativa nel corso del tempo. Nella maggior parte dei casi, infatti, le organizzazioni che mettono a disposizione l’opzione di adozione a distanza, inviano materiale al donatore per tenerlo aggiornato. Foto, video e lettere per testimoniare il modo in cui il denaro donato è stato utilizzato così come per monitorare le condizioni di vita. Si tratta di una forma di sostegno alle attività di una organizzazione umanitaria, che organizza progetti di solidarietà nelle comunità più povere del mondo.

adozione a distanza

Possiamo decidere noi la frequenza con cui donare, anche nel caso in cui il minore sia maggiorenne ma rientri comunque a far parte del progetto di sostegno. Inoltre, ci vengono messi a disposizione i contatti per scrivere noi stessi al bambino o alla famiglia in adozione a distanza. D’accordo con l’organizzazione, possiamo anche decidere di fare visita al destinatario delle adozioni nel suo paese di origine. Deciso il periodo in cui vogliamo organizzare il viaggio, i costi sono naturalmente a nostre spese.

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