La Psicologa Consiglia: 4 Film su Bullismo e Cyberbullismo

Indice

Abbiamo già sottolineato, nell’articolo dedicato a 5 serie tv a tema bullismo, che la filmografia può sostenere l’analisi, la comprensione e la riflessione su fenomeni di diversa natura. Se parliamo di bullismo e cyberbullismo, vedere rappresentata sullo schermo una vicenda aiuta a immedesimarsi.

Ecco qui 4 film per parlare del tema e per invitare al ragionamento condiviso, sia a casa che a scuola o in qualsiasi altro contesto educativo. D’altra parte, siamo convinti che i film possano insegnare perché capaci di combinare emozione, istruzione e intrattenimento, attivando diverse aree del cervello e aiutando ad assumere prospettive nuove. Qui abbiamo scelto 4 pellicole che, con modalità diverse, offrono una visione su temi sociali, culturali e storici, stimolando l’empatia in quanto strumenti educativi.

Il ragazzo dai pantaloni rosa

  • Visibile su Netflix

Ispirato alla storia vera di Andrea Spezzacatena, un ragazzo di 15 anni che nel 2012 si tolse la vita dopo essere stato vittima di bullismo e cyberbullismo, questo film mostra l’inizio delle prese in giro, l’isolamento del ragazzo e la progressiva perdita di speranza. Tutto per aver indossato un paio di pantaloni che, stinti in un lavaggio, erano diventati rosa.

Curiosità

Le parole sono come vasi in bilico su un balcone: se cadono e tu sei svelto, li eviti e vai per la tua strada. Ma se non riesci, ti schiacciano.

Oltre a permettere di riflettere sulle conseguenze tragiche del bullismo reiterato, nel corso degli anni e anche delle classi, la storia di Andrea è interessante anche nelle premesse. La separazione precoce dei genitori, inconsapevolmente, alimenta una spirale di trascuratezza: il bambino si ritrova spesso a consolare un genitore ferito, trasformandosi in un “soldato” capace di disconoscere la propria sofferenza per concentrarsi solo su quella altrui. Questo agisce sulla consapevolezza dell’individuo dei propri stati interni e sulla sensazione di scarso controllo emotivo.

ragazzo pantaloni rosa

Anche per questo, indagare l’ideazione suicidaria, valutare la concretezza nella progettazione e la pervasività del pensiero e delle azioni quotidiane degli adolescenti è fondamento operativo di un percorso di supporto psicologico. Riuscire a intercettare questi ragazzi, però, richiede tanti occhi aperti e attenti intorno: da casa a scuola a qualsiasi altro ambiente frequentato. Svelare un dialogo interiore troppo spesso taciuto, nascosto e negato al mondo adulto, è di vitale importanza, letteralmente.

Mia

  • Visibile su Sky e su Netflix

Mia, film italiano del 2023, affronta un argomento specifico e molto attuale: il tema delle relazioni tossiche e del bullismo, concentrandosi sulla manipolazione psicologica e fisica, e sul cyberbullismo conseguente. La trama spiega con semplicità come una regolare storia d’amore tra ragazzi, con qualche anno di differenza ma stili di vita molto diversi, può rivelarsi estremamente pericolosa. Mia, quindicenne, conosce Marco, di venti anni, quasi per caso: dietro al desiderio di sentirsi amata e apprezzata, confonde gelosie e limitazioni assurde con la parola amore.

Qui troviamo una perfetta rappresentazione dell’attenzione che serve, sia a casa che a scuola, quando una situazione diventa allarmante. Non a caso, il papà di Mia inizia a notare l’isolamento progressivo della figlia dovuto agli atteggiamenti possessivi del fidanzato: non esce più, non considera le amiche e appare sempre più trasandata, come a voler passare inosservata per evitare discussioni con Marco.

mia bullismo cyberbullismo

La presa di posizione della famiglia della ragazza porta alla fine della relazione, che però è solo l’inizio della furia vendicativa di Marco. Oltre alla violenza diretta e indiretta verso Mia, inizia la diffusione di materiale intimo privato (revenge porn) sui social network. Da qui, la pellicola mostra con chiarezza gli effetti distruttivi dal punto di vista fisico ed emotivo sulla protagonista.

Cyberbully

  • Visibile su Prime Video

Anche la trama di questo film parla degli effetti distruttivi del bullismo e del cyberbullismo reiterati nel tempo, sperimentando anche nuovi mezzi di comunicazione all’inizio degli anni 2000. Il film Cyberbully – Pettegolezzi online esce nel 2011 ed è uno dei primi film a esplorare il tema del cyberbullismo: la storia di Taylor è ispirata al caso di Megan Meier. Dal punto di vista psicologico, il film evidenzia vari tipi di cyberbullismo, il trauma emotivo derivato e il progressivo isolamento della vittima.

  • Il flaming è l’invio di messaggi aggressivi, volgari o ostili tramite Internet, su forum e vari social network, con lo scopo di offendere, provocare o umiliare altri utenti, alimentando dibattiti violenti e distruttivi. Naturalmente, sfrutta la possibilità di fare tutto in anonimo.
  • La denigration consiste nell’offendere e danneggiare la reputazione di qualcuno, diffamandolo con pettegolezzi, dicerie o calunnie, spesso inventati, per rovinare il suo nome.
  • L’impersonation è, invece, il vero e proprio furto di identità, volto a rovinare la reputazione della vittima.

Megan Meier, protagonista di una storia vera, nasce in Missouri nel 1992 e la sua corporatura la sottopone fin dalla scuola elementare a diversi atti di bullismo. Cambia scuola, prova a riprendersi e inizia a chattare online con Josh. Dai primi scambi romantici, la modalità del ragazzo cambia moltissimo fino a arrivare ad insultarla: Megan non reggerà e deciderà di togliersi la vita a soli 14 anni. Le indagini successive dimostrarono che dietro all’account online del ragazzo si nascondevano due vicini di casa.

cyberbully

La forma della voce

  • Visibile su Netflix

Concludiamo questa rassegna con un film completamente diverso dai precedenti, sia per stile che per tematiche. La forma della voce esce nel 2016 ed è tratto da un manga che racconta la storia di Shoya Ishida, un bambino esuberante e impulsivo. Con l’arrivo della nuova compagna di classe sorda Shoko Nishimiya, decide di vessarla e prenderla in giro in ogni modo possibile, fino a quando non si ritrova isolato da coloro che credeva amici. Anni dopo, Ishida è pronto per affrontare i suoi errori e prova ad avvicinarsi nuovamente a Nishimiya.

bullismo

Tutti i personaggi del film, delineati attraverso un attento studio psicologico, sono bloccati in un eterno presente, impossibilitati ad andare avanti, ad affrontare la vita e il futuro. Il senso di colpa e il rimorso bloccano tutto, fino al fatidico passo che consente di andare oltre e ricominciare.

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